DOMANDA
Ho di recente adottato un gattino, purtroppo il mio fidanzato, asmatico, ne è fortemente allergico. Attualmente lui non vive con me, ma le visite a casa mia sono diventate fonte di disagio per entrambi. Il gatto è un siberiano, ma nonostante varie testimonianze dicano che questa razza sia ipoallergenica, nel nostro caso così non è. Mi chiedo quali possano essere gli accorgimenti utili per ridurre i suoi sintomi, che sono per lo più difficoltà respiratoria, occhi rossi, rinite e starnuti. Con altri gatti soffre anche di orticaria, in questo caso assente. È possibile che purificatori d'aria o ionizzatori o aspirapolvere specifico con filtro HEPA abbiano effetti migliorativi?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Marco D'Agostino, Allergologo
Purtroppo la bonifica ambientale non migliora significativamente la situazione soprattutto per gli allergeni di origine animale, pertanto qualsiasi tipo di investimento per ionizzatori, vaporetti, purificatori non ha il ritorno atteso. Il gatto finché frequenta l'ambiente perde inevitabilmente "allergeni" e contamina la casa. Tre consigli per migliorare l'ambiente: 1) areare i locali frequentemente; 2) aspirare con un buona scopa elettrica (anche il materasso), 3) evitare che il gatto stia in camera da letto e sul letto. Se il problema persiste - come temo - consiglio al suo fidanzato di consultare un allergologo e, insieme, valutare le migliori opportunità terapeutiche per il peggioramento della rinite e asma.
Marco D'Agostino
Allergologo
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1995, è dal 1999 specialista in Allergologia e Immunologia Clinica e, dal 2007, in Igiene e Medicina Preventiva. È esperto di malattie allergiche (respiratorie, cutanee, farmaci, imenotteri) e intolleranze alimentari, sia per adulti, sia per bambini.
È in servizio presso l’Ospedale Maggiore di Lodi ed esercita privatamente.
Ha partecipato a diversi corsi e congressi di aggiornamento ed è firmatario di pubblicazioni scientifiche.