DOMANDA
Ho 23 anni e porto la spirale al levonorgestrel da circa 6 mesi. Mi sto trovando bene, ma vorrei sapere se posso usare assorbenti interni (ho i fili tagliati a lunghezza 1 cm); sul foglietto illustrativo è scritto di sì, ma si aggiunge anche che bisogna fare attenzione a non tirare i fili della spirale durante la rimozione del tampone. Mi chiedo però come sia possibile accorgersene.
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Emilio Arisi, Ginecologo
L’uso degli assorbenti interni è assolutamente consentito in presenza di spirale (IUD al rame o IUS al levonorgestrel, come in questo caso). Solo a scopo precauzionale è scritto di fare attenzione a che i fili di nylon non si abbarbichino all’assorbente interno in modo che alla sua estrazione dall’ambito vaginale non venga estratta anche la spirale. In realtà, se si pensa alla meccanica dell’applicazione dell’assorbente interno, si capisce facilmente come esso spinga il filo dello IUS-LNG verso il collo dell’utero, per cui alla rimozione dell’assorbente è molto difficile che le due strutture si muovano insieme. La mia personale esperienza di moltissime migliaia di spirali dagli anni 1970 a oggi non mi ha mai fatto osservare una sola estrazione di IUD o IUS nel momento della rimozione di un assorbente interno.
Emilio Arisi
Ginecologo
Dal 1993 al 2010 è stato Direttore della U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Regionale “S. Chiara” di Trento dove, dall’inizio del 2002 è stato coordinatore del Dipartimento Materno-Infantile della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento. Attualmente esercita la sua attività ambulatoriale come libero-professionista a Carpi (Modena) e Trento. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Parma, si è specializzato in Ostetricia e Ginecologia nella stessa Università. Tra il 1969 ed il 1993 ha lavorato in vari ospedali (Carpi MO, Correggio RE, Policlinico Universitario di Modena, Suzzara MN, Guastalla RE). Ha effettuato migliaia di interventi chirurgici, in ambito sia ostetrico sia ginecologico. Negli ultimi anni ha posto principalmente la propria attenzione sulla chirurgia oncologica-ginecologica. Ha al suo attivo circa 500 pubblicazioni, dedicate soprattutto ai problemi della contraccezione, dell’aborto volontario e della oncologia ginecologica, ma anche della gravidanza e della menopausa, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, relazioni a congressi nazionali e internazionali, e alcuni volumi. È stato Direttore Scientifico della edizione italiana della rivista specialistica “Current Obstetrics & Gynecology” dal 1992 al dicembre 2006. Per molti anni è stato Presidente nazionale dell’UICEMP (www.uicemp.org), una associazione di consultori privati (CEMP), che è federata alla IPPF (International Planned Parenthood Federation) (www.ippf.org), la più grande organizzazione non governativa mondiale dedicata ai problemi della salute riproduttiva. Per molti anni è stato nel Consiglio mondiale e in quello europeo della IPPF. È membro del Consiglio nazionale dell’AOGOI (Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani), di cui è segretario regionale per il Trentino-Alto Adige. È stato per il triennio 2005-2007 consigliere nel Direttivo nazionale della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) ed è stato eletto tesoriere della SIGO per il triennio 2008-2010. È Presidente della SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione), che è stata fondata nel luglio 2006. È Direttore scientifico della rivista “Contraccezione Sessualità Salute Riproduttiva”, organo ufficiale della SMIC. È membro di varie organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali. Per il periodo 2012-2016 è stato eletto nel Board of Directors della ESC (European Society of Contraception). Nel giugno 2012 è socio fondatore dell’ECEC (European Consortium for Emergency Contraception), ed è nominato nel ECEC Board.