DOMANDA
Sono la mamma di una bimba di 22 mesi che di peso è sotto il 3° percentile (ancora pesa 8,850 kg) ma gli esami fatti sono tutti buoni. Potrei sapere in linea di massima quali dovrebbero essere le quantità di pasta, pesce, carne, formaggi e uova che dovrebbe mangiare e quante volte a settimana? Inoltre mi sono accorta che proprio vicino l'ano ha altri 2 buchetti e la pediatra mi ha consigliato di portarla (a suo avviso per scrupolo) da uno specialista perché mi ha detto che quei buchetti possono essere i sintomi della malattia di Crohn. Volevo sapere che cosa è questa malattia e se può essere la causa del poco accrescimento.
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa
Le quantità di alimenti dovrebbero rispettare delle indicazioni di massima per una buona salute, ma nella realtà sono molto variabili. Gli apporti devo essere distribuiti tra carboidrati (circa il 55% delle calorie introdotte), proteine (circa il 30% delle calorie introdotte, suddivise tra proteine animali e vegetali), grassi (non più del 15% delle calorie introdotte, suddivisi in grassi animali e vegetali). Fonte di proteine sono la carne, il pesce, le uova, i legumi, il latte e i latticini, gli insaccati e i salumi. I carboidrati sono contenuti nelle farine, nella pasta, nel riso, nei cereali, ma anche negli altri alimenti catalogati come proteici. Ugualmente i grassi sono contenuti in molti prodotti di derivazione animale, oltre a costituire i principali condimenti. La carne rossa non andrebbe proposta più di 2-3 volte alla settimana (per una bimba di quasi 2 anni, porzioni di 60-70 grammi di alimento pesato prima della cottura), 2-3 volte la carne bianca, 3-4 volte il pesce (80 grammi a porzione), 2-3 volte il formaggio (50 grammi circa), 1 volta le carni o salumi conservati (compreso il prosciutto cotto, in porzioni di 40-50 grammi), 2-3 volte i legumi e 1 volta l'uovo. Le quantità sono indicative, riferite a un bimbo di 2 anni. La variabilità è legata al gusto personale e alla fame che il piccolo presenta in quel periodo. Non si deve essere rigidi, solo aver presente le indicazioni generali. Una deroga una tantum non crea affatto problemi, la deroga sistematica, alla lunga, può essere dannosa. La sua bimba è effettivamente piccina per la sua età. Controlli che mangi a sufficienza (è la prima causa di scarsa crescita), forse ha poco interesse per il cibo. Riguardo alla malattia di Crohn, è una malattia infiammatoria cronica dell'intestino, che ha svariati sintomi. Le fistole perianali (forse sono tali i "buchetti" vicino all'ano) possono far parte della malattia di Crohn, ma esistono anche come anomalie anorettali isolate. Faccia comunque la visita specialistica che le ha consigliato il suo pediatra e tenga controllato il peso della bimba.
Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.