Singhiozzo persistente

DOMANDA

Ho singhiozzo da due giorni cosa devo fare??

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Francesco Tursi, Pneumologo

Il singhiozzo è dovuto a contrazioni ripetute e involontarie del muscolo diaframma, che si muove con gli atti respiratori. Si genera perché si ha un’alterazione del nervo frenico, deputato al controllo delle contrazioni del diaframma. Il nervo frenico segue un percorso molto lungo: nasce nel cervello, attraversa la zona cervicale e innerva diversi organi (il diaframma, la sottile membrana che avvolge il cuore, il fegato, lo stomaco e i reni). Se viene irritato in un punto qualsiasi del suo percorso, può conseguire un episodio di singhiozzo. Nel singhiozzo sono coinvolte anche alcune parti del sistema nervoso: i centri che controllano la respirazione e l'ipotalamo, una parte del cervello non controllabile dalla volontà (questo è il motivo per cui il singhiozzo si manifesta improvvisamente e in modo involontario).
Le cause possono essere molte: la più frequente sembra essere la dilatazione dello stomaco determinata dalla rapida o eccessiva ingestione di cibo, liquidi o aria; oppure bruschi sbalzi di temperatura, come passare dal caldo al freddo o ingerire una bevanda bollente o gelata. Ma anche episodi di emotività possono essere alla base del singhiozzo: quando ci si trova in una condizione di forte disagio, si ingoia una quantità di aria superiore al normale che provoca l'irritazione del diaframma e quindi la comparsa del singhiozzo. A volte però può essere la spia di disturbi più seri, che vanno presi in considerazione se il singhiozzo persiste. Quando l’episodio è occasionale in genere è sufficiente adottare uno dei numerosi rimedi popolari, per alcuni dei quali c’è, in effetti, una spiegazione fisiologica. Come per esempio trattenere il respiro, o respirare in un sacchetto di carta: l’aumento della CO2 nel sangue inibisce centri nervosi coinvolti nel singhiozzo. In genere hanno utilità temporanea e quindi sono poco efficaci nel singhiozzo protratto. Visto però che sono assolutamente innocui possono essere tentati prima di ricorrere a farmaci, che dovranno essere prescritti dal medico.

Francesco Tursi
Pneumologo
Dal 2005 è Dirigente medico presso l’UO di Pneumologia dell’Ospedale Maggiore di Lodi.
È dal 2002 Segretario dell’Associazione Italiana per lo Studio della Tosse (A.I.S.T.), www.assotosse.com e dal 2009 Presidente dell’ ALOR onlus (associazione lodigiana di ossigenoterapia riabilitativa).
Nel 2008 ha effettuato la segreteria scientifica del convegno “Inquinamento atmosferico: stato e impatto sulle vie respiratorie” tenutosi a Lodi.
È stato Relatore in diversi convegni accreditati ECM.
Ha realizzato diverse pubblicazioni e studi di ricerca, tra cui:
Partecipazione alla stesura del manuale di “Malattie dell'apparato respiratorio” (C: Terzano) ed. Springer 2006;
nel 2005 Progetto ICEBERG che ha permesso di valutare l’effetto degli inquinanti indoor sulla salute degli operai della provincia di Bologna in collaborazione con API, CNR, azienda ausl di Bologna; nel 2002-2004 Studio AIST. L’ AIST (Associazione Italiana Studio Tosse) ha condotto una ricerca multicentrica, alla quale hanno partecipato 12 centri ospedalieri ed universitari disposti su tutto il territorio nazionale, con lo scopo di valutare le relazioni esistenti tra l’eziologia e le caratteristiche della tosse, nonché di valutare la prevalenza delle varie cause di tosse;
“Broncopneumopatia cronica ostruttiva, non solo un male di stagione”, D&T (diagnosi e terapia) anno XXII, numero 10, dicembre 2003;
“Tosse: aspetti diagnostici e terapeutici”, anno II, numero 1, Allergy and Respiratory Diseases, 2003;
“ Inquinamento atmosferico: il punto di vista dello pneumologo. Atti del XVIII congresso internazionale della società degli otorinolaringoiatri;
Roma IFOS giugno 2005; Questionario per valutare l’impatto della tosse cronica sulla qualità di vita, quarto convegno nazionale AIST, 2003.
Ha particolare interesse nello studio delle acque minerali e ha collaborato alla stesura di: “Guida alle Acque Minerali in Bottiglia”, V edizione, 2002 e VI edizione, 2005.

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