È un regime ipocalorico che promette di far dimagrire molto, in poco tempo, grazie all’alto potere saziante dei cibi che prevede.
Che cos’è
La dieta del minestrone viene pubblicizzata come una dieta ipocalorica che aiuta a dimagrire velocemente senza dover fare i conti con attacchi di fame.
A renderlo possibile sarebbe l'ingrediente da cui trae il nome, il minestrone, da preparare con verdure o ortaggi. La ricetta più diffusa include fra i suoi ingredienti aglio, cipolla, peperoni verdi, pomodori, carote, funghi, prezzemolo e cavolo.
A fronte di un apporto calorico limitato (stimato in 45 Kcal per 100 grammi), una zuppa di questo tipo eserciterebbe un effetto saziante tale da permettere di raggiungere un obiettivo ambizioso: perdere anche 5 kg in una sola settimana e, allo stesso tempo, disintossicare l'organismo.
Come funziona
La dieta del minestrone prevede un programma alimentare settimanale in cui il minestrone è sempre presente sia a pranzo che a cena.
Fritti, dolci, farina, alcolici, caffè e altre bevande stimolanti sono messi al bando, mentre banane e uva devono essere escluse solo nei primi giorni.
Per il resto, possono essere portati in tavola verdure (soprattutto spinaci, cetrioli, carote, pomodori o barbabietola) e anche qualche alimento di origine animale. Frutta (in particolare anguria, fragole e ciliegie) e infusi possono essere utilizzati per smorzare la fame, rispettivamente, il primo e il terzo giorno della settimana dimagrante.
Il menu prevede una colazione e uno spuntino a base di tè, centrifughe di ortaggi, frutta o succhi senza zuccheri aggiunti oppure latte scremato o di soia.
A pranzo e a cena è previsto il consumo di minestrone da solo o abbinato a verdure crude o al vapore, patate al forno, frutta, carne magra (nel caso del pollame, rigorosamente senza pelle), pesce, riso integrale o insalata mista, limitando fortemente i condimenti.
I pro
La dieta del minestrone può aiutare a perdere peso basando i pasti su un cibo povero dal punto di vista energetico, ma altamente saziante, riducendo quindi l'assunzione di calorie.
Per di più le zuppe sembrano essere più sazianti rispetto ai cibi solidi anche perché sono liquide. Studi scientifici hanno infatti dimostrato che iniziare un pasto con una zuppa riduce la fame, aumenta la sensazione di pienezza e può ridurre la quantità di cibo consumato e di calorie assunte durante quel pasto.
In effetti le fibre di cui sono ricche aiutano a sentirsi sazi aumentando la distensione delle pareti dello stomaco, rallentando lo svuotamento gastrico e influenzando la produzione degli ormoni che controllano la sazietà.
Da questo punto di vista risultano efficaci sia i passati di verdura che i minestroni con verdure in pezzi.
I contro
La dieta del minestrone è sbilanciata dal punto di vista nutrizionale. Per dimagrire senza esporre l'organismo al rischio di pericolose carenze è infatti opportuno che le calorie assunte con il cibo provengano da fonti appropriate. In particolare, ogni giorno si dovrebbero assumere energie provenienti per il 45-60% da carboidrati, per il 20-35% da lipidi e per la restante parte da proteine per un totale di circa 0,9 g per kg di peso corporeo.
La dieta del minestrone non rispetta del tutto queste proporzioni: è povera sia di carboidrati complessi che di proteine. Inoltre le ricette per la preparazione della zuppa potrebbero essere troppo ricche di sodio.
Infine, non è da sottovalutare il rischio di flatulenza, sensazione di debolezza e di recuperare in breve tempo i chili persi.
Per tutti questi motivi è meglio affidarsi ai consigli di un nutrizionista per sfruttare i benefici del consumo di zuppe all'interno di un'alimentazione sana ed equilibrata che aiuti a perdere peso e a non recuperarlo.