DOMANDA
Sono una donna di 54 anni e soffro di ipertensione da sei anni, in cura con valsartan + idroclorotiazide. L'ultima mia misurazione (comunque stabile) si attesta su 132/84. Vorrei chiederle se posso prendere l'aereo per un viaggio di quasi due ore o se esistono nel mio caso controindicazioni, visto che ho sentito pareri contrastanti.
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Claudio Panciroli, Cardiologo
È vero che la pressurizzazione dell’aereo crea una condizione che potrebbe essere paragonata a quella nella quale ci si troverebbe se fossimo in montagna a circa 1.500-1.600 metri sul livello del mare, e che la pressione arteriosa, in genere, tende a salire con la quota. Ma se l’ipertensione è ben controllata dai farmaci volare di per sé non comporta rischi particolari, specie se il viaggio si risolve in un paio d’ore come quello che deve affrontare. A meno che lei non abbia paura di volare o non vi siano altri eventi che possano indurre un forte stress (che potrebbe influenzare la sua pressione) non ravvedo alcun problema. È buona regola, comunque, informare il suo medico curante, e poi: buon viaggio!
Claudio Panciroli
Cardiologo
Dal 1985 esercita la professione presso l’Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi, in USS Interdipartimentale di Emodinamica di cui è responsabile e in USC di Cardiologia e, privatamente, in ambulatorio.
Laureato e specializzato presso l’Università degli studi di Pavia, dal 1996 si occupa principalmente di emodinamica e dal 2001 anche di interventistica coronarica.
Ha frequentato negli anni, per studio, i seguenti reparti ospedalieri: CNR Fisiologia Clinica di Pisa, Centro Medico di Montescano, Cardiologia di Trieste, Centro Trapianti di Milano Niguarda Cardiologia, l’emodinamica di Cittadella (PD), l’emodinamica di Legnano, l’emodinamica di Pavia (consecutivamente per 5 anni in comando periodico), l’emodinamica HSR Milano occupandosi di Angina di Prinzmetal ed aritmie ischemiche, scompenso cardiaco, sindromi coronariche acute, IMA.
Ha ricoperto diversi incarichi pubblici, tra i quali: Ufficiale Medico con incarico di Dirigente del Servizio Sanitario, Direttore sanitario provinciale CRI Lodi, VicePresidente CRI Lodi, Presidente Lega Navale Italiana sez. Lodi, Insegnante scuola infermieri AO Lodi.
È autore e coautore di 153 pubblicazioni scientifiche tra articoli ed abstracts su riviste cardiologiche nazionali ed internazionali; è stato relatore a 34 congressi/convegni nazionali ed a 10 congressi di cardiologia internazionali.
Ha eseguito diversi studi clinici policentrici; ora sono in corso o appena conclusi cinque studi clinici policentrici per l’emodinamica (Early ACS, Cactus, Patogenesi della trombosi acuta nell’IMA, Apical Balloning, BLINK)