Vacanze in gravidanza: ecco perché non rinunciare

Arriva l’estate e hai il pancione: meglio restare a casa? Niente affatto. Se il ginecologo ti dà il benestare la vacanza è tutta salute. Bastano buon senso e piccole precauzioni.

La gravidanza non è una malattia. Se non presenta complicazioni è soltanto una fase della vita della donna nella quale è richiesta qualche attenzione in più.

Quindi, perché negarsi una vacanza? Evadere dalla routine quotidiana allontanandosi da casa non può che fare bene alle future mamme. E, di riflesso, al nascituro.

Niente stress, niente lavoro (in ufficio, ma anche in casa dove, si sa, c’è sempre qualche cosa da fare) aria buona e movimento. Sfido chiunque a pensare che potrebbe far male.

Scelta della meta a seconda dell’epoca

Se ami viaggiare, il miglior periodo per farlo è tra il quinto e il settimo mese. Eventuali disturbi “fisiologici” come la nausea dovrebbero essere spariti lasciandoti in perfetta forma.

Ma anche nel primo trimestre non ci sono particolari problemi. Non è andando in vacanza che amenterebbe il rischio di aborto spontaneo. Se te la senti puoi quindi scegliere la meta preferita.

Soltanto, anche se sei sportiva e amante dell’avventura, per quest’anno evita tour stressanti e Paesi dove c'è un alto pericolo di infezione o dove sono necessarie vaccinazioni.

Meglio recarsi in luoghi che abbiano vicino una buona struttura ospedaliera, soprattutto dal quarto mese in poi. A maggior ragione se ti trovi al termine della gravidanza.

Mare o montagna?

Scegli tu, non c’è problema. Sia in un caso sia nell’altro ciò che conta è sfuggire alla calura soffocante delle città, stare all'aria aperta e godere di ciò che offre la natura.

Al mare, fai soltanto più attenzione del solito al sole, al caldo e alla disidratazione. Ricordati di bere acqua in abbondanza.

Acqua, iodio e sole

Se segui alcune regole, tornerai dalla tua vacanza marina con le gambe più sgonfie, senza essere ingrassata più del dovuto e bella tonica.

La presenza di iodio stimola il metabolismo, aiutando a mantenere il peso sotto controllo e le passeggiate nell’acqua sono un toccasana per la circolazione, riducono gonfiori ed edemi alle gambe.

Il nuoto, poi, è il miglior sport per le gestanti. In acqua il pancione non pesa, si muove tutta la muscolatura senza affaticarsi più del dovuto e il “massaggio” dell’acqua tonifica.

Senza esagerare, e scegliendo di preferenza le prime ore del mattino, anche esporsi al sole ha i suoi vantaggi. Oltre a migliorare l’umore stimola la produzione di vitamina D.

L'importante è proteggere viso e corpo con solari che abbiano filtri UVA e UVB adeguati, ripetendo l’applicazione più volte al giorno e ogni volta che si fa il bagno.

Anche perché gli ormoni cambiano la sensibilità della pelle e la rendono maggiormente irritabile e più soggetta alla formazione di macchie, specie in viso.

Montagna: attenzione all’altitudine

In montagna l’aria è più fresca, di solito non c’è l’afa che potresti trovare al mare e il verde dei prati e dei boschi ha in genere un potere rilassante e rasserenante.

Come regola sarebbe bene però non superare i 1.300-1.400 metri di altitudine: più si sale, più diminuisce la concentrazione di ossigeno, del quale devi fare il pieno anche per il sistema placentare.

Passeggiate e riposo, binomio perfetto

Chi preferisce la montagna in genere ama fare lunghe passeggiate. Nessuna controindicazione: sono un'ottima occasione per ossigenarsi e fare movimento.

Basta non affaticarsi troppo. Un paio di ore al giorno, scegliendo zone pianeggianti. Non avventurarti in sentieri scoscesi e impegnativi. Meglio camminare sui prati, a passo lento e con la schiena bella dritta.

Così eviti il pericolo di caduta e tonifichi i muscoli delle gambe, ma anche gli addominali e il perineo, utilissimi in previsione del travaglio e del parto.

Ricordati di proteggere sempre la pelle con una crema solare e di bere spesso: eviterai noiose scottature, irritazioni e, soprattutto, disidratazione.

Per recuperare le energie, poi, concediti qualche pisolino pomeridiano e lunghi sonni: le notti fresche e l’altitudine di solito aiutano ad addormentarsi più in fretta e a dormire meglio.

Susanna Trave
Susanna Trave
Nasce a Milano, dove vive da allora. Dopo aver pensato di fare la giornalista prima e l'architetto poi, alla fine segue le orme della famiglia (che nel codice genetico ha la chimica) e si iscrive a Chimica e Tecnologia Farmaceutiche. Si laurea alla Statale di Milano e, appassionatasi alla materia, mentre lavora come borsista all'Università frequenta, nel medesimo Ateneo, il triennio di Specializzazione in Endocrinologia Sperimentale, specializzandosi nel 1987. Nel 1988 consegue l’Abilitazione all’esercizio della professione di Farmacista.Ma la sua curiosità e la passione - mai sopita - per il giornalismo la portano ad accettare con entusiasmo un posto in una casa editrice scientifica. Da quel momento inizia la carriera giornalistica che la porterà a diventare pubblicista prima e giornalista professionista poi, dopo il superamento dell'Esame di stato nel 1999.Lavora da allora sia per testate rivolte al medico sia in riviste dedicate al grande pubblico, prima come dipendente e, più avanti, come freelance.Oltre che di salute e benessere è appassionata di sport e di animali. Sposata, ha due figli, ormai grandi, quattro gatti, due cani, un cavallo e una vita sempre in movimento.

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