L'incidenza del tumore renale è piuttosto bassa (2-3% dei tumori solidi), anche se sta aumentando. Secondo quanto ci spiega Sergio Bracarda, responsabile del Centro oncologico dell'Ospedale San Donato di Arezzo, la quasi totalità dei tumori renali viene diagnosticata solo casualmente, in molti casi in fase estremamente precoce, ma resta un 25% di diagnosi poste già in fase metastatica. Quindi, attualmente il tumore del rene resta una malattia molto preoccupante per l'oncologo, perché comporta una prognosi non molto favorevole. A oggi non è stato identificato alcun fattore di rischio specifico, per cui la prevenzione non sembra possibile. Per ora la chirurgia è l'opzione terapeutica più importante, anche se la miglior comprensione dei meccanismo di sviluppo di questo tumore ha migliorato le possibilità di approccio medico. Infatti, lo sviluppo di questo tumore dipende in modo consistente dall'angiogenesi perciò lo sviluppo di farmaci antiangiogenetici ha permesso un controllo della malattia nel 70-80 per cento dei casi. Ma sono necessari ulteriori studi per mettere a puntoi questo tipo di terapia.