DOMANDA
Sono in gravidanza a rischio di 25 settimane. Mi hanno diagnosticato la placenta bassa che raggiunge l'OUI e sono a rischio sanguinamenti e distacchi di placenta. Da circa una settimana mi è venuta la pubalgia e diverse persone mi hanno consigliato di andare da un'osteopata per risolvere. Mi è venuto il dubbio di potermi far comunque toccare in quelle zone vista la mia situazione. Il dolore però sta aumentando e il solo paracetamolo non è d'aiuto. Unica soluzione è stare ferma a letto, cosa che comunque già devo fare per gli altri miei problemi. Lei cosa mi consiglierebbe?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Elena Boccalandro, Terapista della Riabilitazione, Dottore in Osteopatia
I rimedi adottati sono corretti. Anche l'osteopatia può essere sicuramente di ulteriore aiuto in caso di pubalgia, tuttavia la placenta bassa costituisce un rischio.
Quindi se il dolore è insopportabile e paracetamolo, ghiaccio e riposo non sono sufficienti si può tentare un approccio osteopatico molto soft per distendere la zona pubica. Diversamente aspetterei fino a quando la situazione diventa meno rischiosa.
Elena Boccalandro
Terapista della Riabilitazione, Dottore in Osteopatia
Diplomata in Terapia della Riabilitazione nell’anno 1993/94 e Dottore in Osteopatia dal 1999, è regolarmente iscritta al Registro Osteopati Italiani.
Dal 1994 lavora in qualità di libera professionista.
Ha prestato servizio presso il “Centro Emofilia e Trombosi Angelo Bianchi Bonomi” dell’Ospedale Maggiore di Milano da luglio 1992 a luglio 1993. Dal 1994 fino a marzo 2002 è stata impegnata con incarico libero-professionale in qualità di fisioterapista, presso il Day-Hospital del Pio Albergo Trivulzio.
Si è classificata prima al concorso pubblico per fisioterapisti indetto il 10 marzo 2003 presso il Pio Albergo Trivulzio.
Ha partecipato all’evento formativo pluriennale (2006-2007, 2007- 2008) di “scuola di posturologia integrata” tenutosi a Roma.
Ha vinto il premio nella sessione Caregiver’s Education Award con il seguente progetto: “Analisi posturale e trattamento fasciale in pazienti affetti da artropatia emofilia: studio con gruppo di controllo”.
È stata relatrice in numerosi congressi scientifici e corsi di formazione
professionale.
Ha redatto il capitolo “Rieducazione neuromotoria di gruppo” all’interno del libro ”Parkinson” della dottoressa E.Hartmann.