Torcicollo: mandalo via in modo naturale

Un movimento sbagliato della testa o un colpo d’aria ed ecco: il collo si irrigidisce e anche solo girare lo sguardo diventa una tortura. Vediamo cosa fare prima di ricorrere ai farmaci.

Ieri mattina, Giorgio si è svegliato con un tremendo torcicollo. Difficile lavorare in queste condizioni: stare otto ore davanti al computer non è possibile.

Può essere stata una corrente fredda o una contrazione muscolare improvvisa, come succede nella maggior parte di casi, ma anche una posizione scorretta mantenuta per lunghi periodi di tempo o durante il sonno.

Il torcicollo è condizione frequente, spesso invalidante, dovuta a una contrattura dei muscoli del collo. Fortunatamente in genere è transitoria, tende a risolversi nell'arco di alcuni giorni.

Lenire il dolore per aiutare la mobilizzazione

Prima di ricorrere ad antidolorifici e/o miorilassanti, possiamo rivolgerci a metodi naturali. Come per esempio imparare a rilassarsi.

Lo stress e l'ansia infatti peggiorano il torcicollo dato che le tensioni vengono scaricate sulla colonna vertebrale, compreso il tratto cervicale.

In commercio poi si possono trovare diverse preparazioni a base di arnica, che possiede proprietà antidolorifiche, oltre che antinfiammatorie e aiuta a ridurre il dolore.

Uno dei rimedi più utilizzati è comunque quello di riscaldare la parte, oltre a tenere al calduccio la zona con sciarpe o scaldacollo.

E, in effetti, il calore è d’aiuto: rilassa la muscolatura contratta, fonte primaria di rigidità e dolore, con sollievo immediato.

Inoltre, aumentando l’afflusso di sangue nell’area colpita dal torcicollo ne favorisce l’ossigenazione accelerando l’eliminazione delle molecole che inducono dolore.

In più, il calore riduce la trasmissione dei segnali dolorifici attraverso un meccanismo che coinvolge le fibre nervose che li trasportano al cervello e che sono sensibili anche alla temperatura.

Quando affidarsi al calore

Se il torcicollo è associato a uno stato infiammatorio (dovuta per esempio a uno stiramento o uno strappo) meglio evitare di riscaldare la parte.

In assenza di infiammazione possiamo invece ricorrere alla classica borsa dell’acqua calda o ad un asciugamano asciutto e ben caldo da avvolgere intorno al collo, così come sono indicati impacchi caldo-umidi utilizzando pezze di cotone o lino.

E se vogliamo mantenere costantemente calda la zona, anche fuori casa, oggi è possibile acquistare delle fasce autoriscaldanti, che aderiscono alla parte da trattare e lasciano liberi di svolgere le normali attività quotidiane.

Si attivano a contatto con l’aria e sprigionano calore per circa otto ore.

In questo modo sarà possibile poi decontrarre i muscoli del collo e il trapezio anche con esercizi ad hoc: ruotando, flettendo ed estendendo lentamente la testa.

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