DOMANDA
Ho un bimbo di 12 mesi affetto da ipospadia lieve con testicolo sinistro ritenuto a livello inguinale e palpabile. Vorrei sapere se è possibile intervenire sulla discesa del testicolo farmacologicamente per scongiurare l'intervento fissato dal chirurgo al 18° mese di età; tenga presente che il padre del bimbo ha fatto uso di anabolizzanti 10 anni prima la nascita di mio figlio con ripercussioni sulla propria salute riportando una ginecomastia, questo può aver inciso sul problema di mio figlio e in che percentuale può avvenire la discesa del testicolo in caso di trattamento farmacologico
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Mario Maggi, Andrologo e sessuologo
È possibile intraprendere una terapia medica per fare scendere il testicolo ritenuto. Le probabilità di successo riportate variano tra il 20 e il 25%. In generale però la terapia medica è sempre meno utilizzata e si preferisce l’approccio chirurgico al raggiungimento dell’anno di età. La prego di considerare però che la presenza concomitante di ipospadia deve fare porre il sospetto di possibili alterazioni ormonali nel bambino ed è quindi consigliabile sottoporlo a una visita endocrinologica per poter escludere o conoscere il prima possibile queste possibili alterazioni. Riguardo agli anabolizzanti, attualmente si ritiene che l’esposizione a sostanze ad azione ormonale, presenti nell’ambiente in varie forme, anche negli alimenti o come pesticidi, abbia un ruolo, ma soprattutto quando la persona esposta è la madre o l’embrione stesso nelle prime fasi dello sviluppo.
Mario Maggi
Andrologo e sessuologo
Dal 2000 è Professore Ordinario di Endocrinologia, Facoltà di Medicina, Università di Firenze.
Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Firenze, si è specializzato in Endocrinologia nella stessa Università. Tra il 1985 e il 1986 è stato Ricercatore ospite presso il Laboratory of Theoretycal and Physical Biology, NICHD dell’NIH, a Bethesda (Usa) e dal 1986 al 1990 ha lavorato come Medico specialista presso l’Unità di Endocrinologia dell’Università di Firenze. Dal 1992 al 1994 ha ricoperto il ruolo di Professore di Endocrinologia presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Pisa e dal 1992 al 2004 presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Firenze. Nel 1993 è stato Assistente Medico presso l’unità di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera Careggi e dal 1993 al 2000 Aiuto Medico, Dirigente I Livello presso l’Unità di Andrologia della medesima Azienda. Dal 1993 al 2004 Professore di Andrologia presso la Scuola di Specializzazione di Ostetricia e Ginecologia, Università di Firenze e da 1996 al 2000 Professore di Andrologia presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia, Università di Brescia. Dal 2005 è Direttore S.O.D. Medicina della Sessualità e Andrologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Firenze.
Ha al suo attivo più di 240 pubblicazioni, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, la redazione di capitoli inerenti la riproduzione umana e la medicina della sessualità su svariati libri e diverse relazioni a congressi nazionali e internazionali.
Da anni si occupa di Andrologia e Medicina della sessualità (http://www.andrological.org/ http://www.ilmiodono.it/it/organizzazioni/?id_organizzazione=84).
È Editor associato per il “Journal of Sexual Medicine” e l’“Acta Physiologica Scandinava” ed è nel Board scientifico dell’“International Journal of Endocrinology”.
È membro di numerose società scientifiche, quali Endocrine Society; European Academy of Andrology; European Society for Sexual Medicine; Società Italiana di Endocrinologia; Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità; Società Italiana Sessuologia Scientifica. Dal 2010 è segretario della European Academy of Andrology e coordina l’attività regionale della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità. È chairman del Comitato di Endocrinologia delle disfunzioni sessuali maschili del ISSM Standard's Committee.