DOMANDA
sono Giulia la mamma di un bimbo prematuro di 7 mesi, ma in realtà è come se fosse di 4 mesi e mezzo, ho iniziato per suggerimento del pediatra da 15 gg lo svezzamento del bimbo prima con gli omogeneizzati di frutta e dopo con le pappe di verdure, ma vedo che dopo 5 o 6 cucchiaini di frutta o pappa (più quello che butta che quello che mangia) comincia a piangere e si rifiuta di continuare a mangiare, cosa che con il mio primo bambino non è mai successo...volevo sapere si è ancora molto presto per iniziare lo svezzamento considerando la sua prematurità o è un atteggiamento normale che passerà piano piano
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa
Può essere che il suo bimbo non sia ancora pronto per lo svezzamento, che abbia bisogno di crescere ancora un po'. La prima pappa è un passo importante per tutti, prematuri e non. Il passaggio al cucchiaino è un passo impegnativo per il piccolo: non si succhia il cucchiaio, la pappa solida o semisolida si assume diversamente rispetto al latte. Qualche bimbo non apprezza subito la novità e ha bisogno di tempo. Le prime pappe vanno più sulla bavaglia e per terra che non in pancia: va bene ugualmente, diamo tempo al piccino e gradualmente si abituerà. I prematuri si svezzano un po' più tardi, tenedo conto anche della loro età biologica e non solo di quella anagrafica; ma la decisione sui tempi di svezzamento contempla una valutazione del peso e dello sviluppo globale del bimbo, di come assume il latte, di come si dimostra curioso verso il mondo: la voglia di assaggiare la pappa rientra in questa curiosità. Queste differenze, non da poco, rendono lo svezzamento semplice per qualcuno, difficile per qualcun altro. Cinque/sei cucchiaini di pappa non sono pochi per essere all'inizio, non insista a volergliene dare di più. Si fermi, quando il bimbo dimostra di non voler andare avanti. Se, invece, già dal primo cucchiaino il rifuto è netto, aspetti ancora un po' di tempo.
Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.