DOMANDA
Sono una donna di 54 anni. Non soffro di una vera e propria stitichezza, ma ogni giorno è per me una fatica liberarmi e ho sempre la sensazione di non essermi svuotata completamente. Non mi sento particolarmente gonfia, ma ho sempre una sorta di fastidio al ventre e a volte anche leggeri dolori. Sono sintomi di cui dovrei preoccuparmi? Che cosa posso fare?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Samanta Mazzocchi, Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
Sintomi quali lo sforzo evacuativo e la sensazione di evacuazione incompleta sono anch’essi indicativi di stipsi, che non è esclusivamente caratterizzata dalla diminuzione del numero delle evacuazioni. In alcuni casi si può trattare di un disturbo della fase espulsiva che può dipendere da alterazioni morfologiche o funzionali del retto e del pavimento pelvico (per esempio, il rettocele, il prolasso rettale, la dissinergia del pavimento pelvico). Si tratta di condizioni relativamente frequenti soprattutto nelle donne e nelle persone che hanno superato i 65 anni, ma nella maggior parte dei casi non devono destare preoccupazione dato che si tratta di condizioni benigne.
Innanzitutto è importante indagare meglio questi sintomi con esami mirati allo studio del pavimento pelvico (manometria anorettale, defecografia, studio del tempo di transito intestinale) che possono aiutare a discriminare se la stipsi è funzionale o secondaria ad altra malattia e quindi indirizzare il paziente verso un trattamento medico, chirurgico o riabilitativo. Nella fase diagnostica non ci si può redimere dal sottoporsi a esami di screening per la prevenzione del carcinoma del colon-retto se non sono mai stati eseguiti, dato che sono indicati dopo il compimento dei 50 anni.
Per alleviare tali disturbi occorre aumentare l’apporto di fibre nella dieta ( 20-40 gr al giorno) e l’apporto idrico (2 L al giorno). Se non sufficienti, le fibre possono essere introdotte anche tramite integratori alimentari (per esempio, psyllium). È comunemente ritenuto che le fibre aumentino la massa fecale attraverso la loro proprietà di trattenere acqua nell’intestino in modo da migliorare sia la frequenza sia la consistenza delle feci e da ridurre il fastidio e le difficoltà espulsive. Inoltre, hanno un effetto prebiotico determinando una elevata produzione di SCAFA (butirrato) che favoriscono il trofismo e l’integrità della mucosa intestinale. Nei pazienti che non tollerano o non rispondono agli agenti di massa, si sono dimostrati efficaci i lassativi osmotici salini (per esempio, macrogol), essi sono ben tollerati e privi di effetti collaterali.
L’obiettivo ottimale è quello di giungere a una terapia mirata della stipsi tramite un’attenta valutazione funzionale del paziente da parte del medico curante.
Samanta Mazzocchi
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 2002 presso l’Università degli Studi di Pavia. Ha operato come studente interna e poi come specializzanda presso l’Istituto di Medicina Interna del Policlinico IRCCS San Matteo di Pavia, dove nel 2008 ha conseguito il diploma di Specializzazione in "Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva".
Dal 2009 presta servizio presso l’U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’IRCCS Policlinico di San Donato Milanese. Dal 2013 opera come dirigente medico presso l’UO di Medicina dell’Ospedale di Castel San Giovanni, Azienda Ospedaliere di Piacenza, in qualità di Medico Gastroenterologo, occupandosi sia dell’ambulatorio di gastroenterologia sia di endoscopia digestiva.
Ha partecipato a diversi corsi e congressi di aggiornamento ed è coautrice di pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali.
Nel febbraio 2004 ha partecipato a Bologna al “Corso residenziale di addestramento sulle metodiche di studio della motilità gastro-intestinale”.
Nel maggio 2008 è stata relatrice al Corso “Screening, inquadramento e trattamento delle disfagie neurogene” a Pavia con una relazione sul Ruolo della manometria esofagea.
Nel novembre 2009 è stata relatrice al Corso “Se il freddo fa diventare la mani blu”, a Grumello del Monte (BG) con la relazione “le complicanze gastroenteriche e terapia”.
Nel Marzo 2010 è stata relatrice al Simposio di Chirurgia Colorettale funzionale dal titolo “Le disfunzioni del pavimento pelvico”, presso il Policlinico San Donato Milanese.