DOMANDA
Sono una donna di 37 anni, non ho mai avuto figli ma vorrei averne. Purtroppo, per problemi di salute, devo fare una cura durante la quale non posso rimanere incinta per qualche mese. Fino ad oggi abbiamo usato il coito interrotto. Adesso però dobbiamo essere più sicuri per circa tre quattro mesi. Ho già preso la pillola in passato, ma quando l'ho interrotta non mi è tornato il ciclo per quasi un anno e vorrei evitare che ciò accadesse. Pensavo dunque alla spirale non ormonale. Vorrei sapere se, mettendola per un periodo breve, sono a rischio di infertilità (sono un po’ spaventata da quello che leggo sul web).
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Emilio Arisi, Ginecologo
La spirale in realtà si correla solo raramente con problemi di sterilità secondaria, che è piuttosto legata a infezioni ascendenti dalla vagina, per cui è dimostrato che i pericoli veri con la spirale ci sono quando la donna ha partner multipli. In ogni caso, anche se temporaneamente, sarebbe da preferire la spirale al progestinico per una serie di ragioni biologiche, soprattutto perché le modificazioni del muco cervicale che essa induce riducono la probabilità di risalita di germi attraverso il canale cervicale. Forse, per breve periodo e se la necessità di impedire la gravidanza non fosse assoluta, potrebbe essere preso in considerazione anche il preservativo maschile o quello femminile. Per quanto riguarda la pillola usata nel passato, è abbastanza probabile che alla sua sospensione si fossero semplicemente evidenziati problemi ormonali che covavano e che la pillola copriva artificialmente come una scenografia. Peso? Stress? Condizione mestruale precedente ed altro ancora andavano/vanno presi in considerazione. Ciò che invece è più importante in un caso simile è quello dell’età, il cui procedere restringe sempre più le probabilità di gravidanza anche se tale probabilità non scompare. A ciò si assommano maggiori probabilità di patologie della gravidanza e di danni cromosomici al feto. Peraltro non è affatto detto che appena si cerca una gravidanza questa arrivi, a maggior ragione se questa fosse stata cercata nel passato senza risultato.
Emilio Arisi
Ginecologo
Dal 1993 al 2010 è stato Direttore della U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Regionale “S. Chiara” di Trento dove, dall’inizio del 2002 è stato coordinatore del Dipartimento Materno-Infantile della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento. Attualmente esercita la sua attività ambulatoriale come libero-professionista a Carpi (Modena) e Trento. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Parma, si è specializzato in Ostetricia e Ginecologia nella stessa Università. Tra il 1969 ed il 1993 ha lavorato in vari ospedali (Carpi MO, Correggio RE, Policlinico Universitario di Modena, Suzzara MN, Guastalla RE). Ha effettuato migliaia di interventi chirurgici, in ambito sia ostetrico sia ginecologico. Negli ultimi anni ha posto principalmente la propria attenzione sulla chirurgia oncologica-ginecologica. Ha al suo attivo circa 500 pubblicazioni, dedicate soprattutto ai problemi della contraccezione, dell’aborto volontario e della oncologia ginecologica, ma anche della gravidanza e della menopausa, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, relazioni a congressi nazionali e internazionali, e alcuni volumi. È stato Direttore Scientifico della edizione italiana della rivista specialistica “Current Obstetrics & Gynecology” dal 1992 al dicembre 2006. Per molti anni è stato Presidente nazionale dell’UICEMP (www.uicemp.org), una associazione di consultori privati (CEMP), che è federata alla IPPF (International Planned Parenthood Federation) (www.ippf.org), la più grande organizzazione non governativa mondiale dedicata ai problemi della salute riproduttiva. Per molti anni è stato nel Consiglio mondiale e in quello europeo della IPPF. È membro del Consiglio nazionale dell’AOGOI (Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani), di cui è segretario regionale per il Trentino-Alto Adige. È stato per il triennio 2005-2007 consigliere nel Direttivo nazionale della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) ed è stato eletto tesoriere della SIGO per il triennio 2008-2010. È Presidente della SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione), che è stata fondata nel luglio 2006. È Direttore scientifico della rivista “Contraccezione Sessualità Salute Riproduttiva”, organo ufficiale della SMIC. È membro di varie organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali. Per il periodo 2012-2016 è stato eletto nel Board of Directors della ESC (European Society of Contraception). Nel giugno 2012 è socio fondatore dell’ECEC (European Consortium for Emergency Contraception), ed è nominato nel ECEC Board.