DOMANDA
Ho 70 anni e soffro di disturbi alla prostata. Il medico mi ha prescritto un farmaco a base di Serenoa. Le chiedo se questo prodotto contenente fitoestrogeni possa abbassare il livello di testosterone e conseguentemente la libido e la virilità.
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Antonello Sannia, Endocrinologo, docente di Fitoterapia
La Serenoa repens inibisce l'enzima 5-alfa-reduttasi, che trasforma il testosterone nell'ormone realmente attivo e cioè il diidrotestosterone (DHT), ostacolando così l'effetto di proliferazione cellulare prostatico causato da questo ormone. La può utilizzare come estratto lipido sterolico titolato in acidi grassi totali all'85%. La dose corretta è di 320 mg subito dopo cena. In genere non altera significativamente la libido, perchè il blocco dell'enzima è meno completo rispetto ai farmaci come finasteride o dutasteride. In ogni caso bisogna provare per valutare questo eventuale effetto negativo che ripeto, qualora presente, è comunque di lieve entità.
Antonello Sannia
Endocrinologo, docente di Fitoterapia
Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1978 e la Specializzazione in Endocrinologia nel 1981 presso l’Università di Genova.
Nella prima metà degli anni 80 ha frequentato a più riprese corsi di perfezionamento in Fitoterapia in Francia.
Attualmente è docente al corso di perfezionamento in fitoterapia presso le Università di Siena e di Pavia, è membro della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e svolge la sua attività libero professionale in alcuni Centri Medici Specialistici in Piemonte, dove coordina un gruppo di ricerca clinica nel settore fitoterapico in collaborazione con altri colleghi.
Ha pubblicato svariati articoli scientifici sulla fitoterapia sulla rivista Acta Phytotherapeutica, organo ufficiale della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e su altre riviste scientifiche internazionali.
Collabora con alcune testate giornalistiche (Corriere Salute e altri) per la stesura e la validazione di articoli inerenti la fitoterapia. Effettua inoltre consulenza scientifica nel settore industriale farmaceutico rivolto alla fitoterapia.
È Presidente della Società Italiana di Medicina naturale (SIMN), fondazione a carattere scientifico per la formazione fitoterapica dei medici e dei farmacisti, per la ricerca clinica in fitoterapia e per la farmacovigilanza nel settore fitoterapico.
È membro del progetto Phytonet, che è un progetto di ricerca sugli isoflavoni di soia finanziato dalla Comunità Europea.
Ha svolto e svolge numerosi corsi di fitoterapia scientifica per farmacisti, medici pediatri e medici di medicina generale nell’ambito del programma ECM del Ministero della Salute.