Scottature solari, meglio fare attenzione

DOMANDA

Sono una ragazza di 25 anni, due giorni fa sono andata in piscina e non ho messo la protezione perché era nuvoloso. Invece mi sono scottata e solo oggi, dopo due giorni, il rossore inizia ad andare via, ma brucia ancora. Su internet ho letto che basta anche una sola scottatura nella vita per sviluppare il tumore alla pelle ecc. Questa cosa mi preoccupa perché io di solito una scottatura all'anno l'ho sempre presa. E' grave? Ho letto che il sole uccide le cellule della pelle, c'è un modo per farle rinascere?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Francesco Garonzi, Dermatologo

Evitare nel limite del possibile le scottature solari (mai fidarsi delle nuvole) è cosa buona e giusta. La scottatura indica che la dose di raggi solari è stata eccessiva per il nostro tipo di pelle (fototipo). Gli Ultravioletti B (UVB) sono in gran parte i responsabili di questi eritemi, spia di un’esposizione potenzialmente dannosa (anche gli UVA possono essere pericolosi, ma quasi non producono eritema). Alcuni tumori della pelle sono in stretta correlazione con l’esposizione solare, ma, per contro, non tutti gli individui con lo stesso fototipo e nelle stesse condizioni, svilupperanno degenerazioni cutanee cancerose. Solo alcune mutazioni a carico del DNA generano linee cellulari anomale in grado di riprodursi in forme tumorali maligne, inoltre le nostre difese sono spesso in grado di contrastare o neutralizzare questi fenomeni. La formazione e l’espansione di un tumore deve fare i conti con il nostro sistema immunitario. Dire che una sola scottatura solare sia in grado di provocare cancri cutanei è una considerazione teorica che ha ben poco a che vedere con la realtà. Le cellule cutanee si rigenerano in continuazione e, considerando l’età, non hanno bisogno di alcun trattamento. I raggi solari sono estremamente benefici per il nostro organismo (basti pensare alla vitamina D), ma ad ognuno la sua dose…

Francesco Garonzi
Dermatologo
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1976,presso l’università degli studi di Milano, consegue l'abilitazione all'esercizio della professione medica nel 1977. Consegue la specializzazione in Dermatologia e Venereologia presso l’Università degli Studi di Milano nel 1979.Da allora esercita la professione come specialista dermatologo.

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