DOMANDA
Mio figlio di 14 anni, che pratica sin da piccolo l'attività calcistica ora anche a livello agonistico, soffre sin da maggio dello scorso anno di un noioso mal di schiena. Ha effettuato diversi esami radiologici fra cui anche la RMN ma alla fine è risultata solo una lieve scoliosi e una verticalizzazione della spina dorsale. Nonostante, come indicatomi dai medici che lo hanno curato, abbia effettuato varie sedute fisioterapiche compresa Tens e Tecarterapia, dopo un periodo di riposo come riprende a giocare il dolore si ripresenta e deve stare di nuovo fermo. È opportunodi farlo vedere da un osteopata?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Elena Boccalandro, Terapista della Riabilitazione, Dottore in Osteopatia
Una lieve scoliosi di per sè non è particolarmente allarmante se non provocasse come diretta conseguenza un importante raddrizzamento a livello ti tutta la colonna. La colonna vertebrale è costituita da un tratto cervicale uno dorsale e uno lombare. Queste porzioni di colonna si alternano con una lordosi cervicale una cifosi dorsale e una lordosi lombare. Lo scopo delle 3 curve è principalmente quello di ammortizzare le sollecitazioni che la colonna riceve dall'alto per effetto della forza di gravità e dal basso quando appoggiamo i piedi a terra. Una verticalizzazione della colonna ci dice sostanzialmente che la colonna ha perso o perde facilmente la capacità di ammortizzare le sollecitazioni e produce come conseguenza diretta tutta una serie di compensi muscoloscheletrici tali da rendere disfunzionale e quindi doloroso il movimento. Ritengo che il caso possa avere un indicazione specifica dall'osteopata poichè nello specifico questo specialista sarà in grado attraverso un'attenta anamnesi e completo esame clinico di individuare la causa primaria dei dolori e delle disfunzioni in atto. A seguire sarà possibile pianificare, con lo stesso, un programma terapeutico specifico per il recupero funzionale completo. Bisogna considerare comunque che la verticalizzazione della colonna è irreversibile quindi sarà opportuno dopo la terapia farsi consigliare esercizi di mantenimento per evitare di ritornare al punto di partenza.
Elena Boccalandro
Terapista della Riabilitazione, Dottore in Osteopatia
Diplomata in Terapia della Riabilitazione nell’anno 1993/94 e Dottore in Osteopatia dal 1999, è regolarmente iscritta al Registro Osteopati Italiani.
Dal 1994 lavora in qualità di libera professionista.
Ha prestato servizio presso il “Centro Emofilia e Trombosi Angelo Bianchi Bonomi” dell’Ospedale Maggiore di Milano da luglio 1992 a luglio 1993. Dal 1994 fino a marzo 2002 è stata impegnata con incarico libero-professionale in qualità di fisioterapista, presso il Day-Hospital del Pio Albergo Trivulzio.
Si è classificata prima al concorso pubblico per fisioterapisti indetto il 10 marzo 2003 presso il Pio Albergo Trivulzio.
Ha partecipato all’evento formativo pluriennale (2006-2007, 2007- 2008) di “scuola di posturologia integrata” tenutosi a Roma.
Ha vinto il premio nella sessione Caregiver’s Education Award con il seguente progetto: “Analisi posturale e trattamento fasciale in pazienti affetti da artropatia emofilia: studio con gruppo di controllo”.
È stata relatrice in numerosi congressi scientifici e corsi di formazione
professionale.
Ha redatto il capitolo “Rieducazione neuromotoria di gruppo” all’interno del libro ”Parkinson” della dottoressa E.Hartmann.