Le unghie possono diventare vere e proprie opere d'arte. Ma siamo sicuri che non ci sia alcuna controindicazione?
L'appuntamento con la manicure – e la pedicure – riguarda tutti, donne ma anche uomini, tanto da aver fatto registrare un aumento del 46% in 5 anni. Il fenomeno, analizzato da UnionCamere e InfoCamere sui dati del registro delle imprese, ha creato persino una nuova categoria professionale, gli onicotecnici, specializzati in ricostruzioni, applicazione di smalti, fresature e rimozioni che garantiscono una manicure splendida e soprattutto durevole.
E se un tempo per “farsi le mani” si poteva rischiare al massimo un antipatico taglietto (da non sottovalutare, le infezioni sono si contraggono proprio così) oggi dermatologi e podologi lanciano l'allarme: la nail art può far danni, anche pesanti.
Allergia da contatto
Alcuni ingredienti utilizzati negli smalti permanenti e semipermanenti – si tratta di composti acrilici, resine artificiali – possono provocare reazioni allergiche che si manifestano con prurito, gonfiore, rossore, piccole lesioni, dolore sulla punta della dita. In questo caso, va sospeso ogni trattamento e consultato il dermatologo.
È chiaro che questo tipo di manicure e pedicure va eseguita in centri professionali specializzati e che sarà l'estetista a sconsigliare qualsiasi intervento in presenza di unghie molto fragili, che si sfaldano o si rompono, oppure se ci sono danni evidenti e funghi.
Insomma, per avere unghie perfette bisogna partire da una buona situazione di base. Inoltre, l'uso prolungato di smalti permanenti o semipermanenti potrebbe danneggiare la lamina ungueale. Gli esperti consigliano almeno una settimana di riposo tra un'applicazione e l'altra.
Mani in forno!
Per fissare gli smalti o il gel bisogna infilare mani e piedi in un “fornetto”, cioè sotto i raggi di una lampada UVA. Secondo l'American Academy of Dermatology 12 sedute dalla manicure sarebbero in grado di alterare il DNA della pelle, causare macchie e dilatazione dei capillari.
I centri estetici dovrebbero fornire i clienti di speciali guanti tagliati in modo da lasciare libere solo le unghie. Una recente tecnologia al LED consente però di dimezzare i tempi di esposizione. Ma non gli eventuali rischi, in quanto l'irradiazione risulta maggiore.
Ricostruzione e rimozione
Allungare, modificare la forma, combattere l'onicofagia, cioè il vizio di mangiucchiarsi le unghie. È quanto promette la tecnica di ricostruzione, che si avvale di gel e microelementi (tips, in pratica piccole protesi) in carta, seta o altri materiali artificiali, modellati direttamente sulle unghie.
Attenzione però alla rimozione, che in genere viene effettuata con lime o frese, con il rischio di intaccare lo strato di cheratina dell'unghia. Per eliminare gli smalti, invece, è necessario un solvente (remover), nel quali immergere le dita per alcuni minuti.
Sconsigliatissimo il fai da te: anche per la rimozione ci si deve rivolgere all'estetista.