Reflusso e colite: quando è necessaria la gastroscopia

DOMANDA

Ho 24 anni e da circa un anno ho iniziato a soffrire di reflusso gastroesofageo associato ad attacchi di colite fortissimi. Nonostante la cura mi era diminuita soltanto l'acidità di stomaco ma non il reflusso e i problemi intestinali e non appena sospesa è ritornata subito anche l'acidità. Da 8 mesi non assumo più lattosio o proteine del latte e ho scongiutrato gli attacchi di colite, ma ho ancora fortissimi dolori di stomaco con reflusso acido accompagnato da gonfiore, meteorismo, dolori. Anche le feci sono sempre non formate, unte e si nota la presenza di molto cibo non digerito. L'unica cosa che mi fa stare meglio sono gli IPP, ma il mio medico non vuole prescrivermi nessuna terapia fino a quando non faccio la gastroscopia della quale ho estremamente paura: esistono altri esami per scoprire che cosa ho? Gli esami del sangue, fegato e il RAST degli alimenti era tutto negativocome il test del morbo celiaco.

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Samanta Mazzocchi, Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva

Purtroppo non abbiamo molte altre armi, oltre alla gastroscopia, per studiare sintomi quali epigastralgia e pirosi. Tuttavia sembra che i suoi disturbi rispondano bene alla terapia medica. L’esame endoscopico, nel suo caso, è indicato solo per una conferma diagnostica. Un’alternativa può essere proseguire la terapia medica (IPP e procinetico) per almeno tre mesi. Eventualmente si può indagare la presenza di Helicobacter pylori tramite un’esame sulle feci alla ricerca dell’antigene. Se l’Helicobacter fosse assente e la terapia medica proseguita più a lungo non fosse efficace, allora ritengo indicata e non procrastinabile la gastroscopia.

Samanta Mazzocchi
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 2002 presso l’Università degli Studi di Pavia. Ha operato come studente interna e poi come specializzanda presso l’Istituto di Medicina Interna del Policlinico IRCCS San Matteo di Pavia, dove nel 2008 ha conseguito il diploma di Specializzazione in "Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva".
Dal 2009 presta servizio presso l’U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’IRCCS Policlinico di San Donato Milanese. Dal 2013 opera come dirigente medico presso l’UO di Medicina dell’Ospedale di Castel San Giovanni, Azienda Ospedaliere di Piacenza, in qualità di Medico Gastroenterologo, occupandosi sia dell’ambulatorio di gastroenterologia sia di endoscopia digestiva.
Ha partecipato a diversi corsi e congressi di aggiornamento ed è coautrice di pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali.
Nel febbraio 2004 ha partecipato a Bologna al “Corso residenziale di addestramento sulle metodiche di studio della motilità gastro-intestinale”.
Nel maggio 2008 è stata relatrice al Corso “Screening, inquadramento e trattamento delle disfagie neurogene” a Pavia con una relazione sul Ruolo della manometria esofagea.
Nel novembre 2009 è stata relatrice al Corso “Se il freddo fa diventare la mani blu”, a Grumello del Monte (BG) con la relazione “le complicanze gastroenteriche e terapia”.
Nel Marzo 2010 è stata relatrice al Simposio di Chirurgia Colorettale funzionale dal titolo “Le disfunzioni del pavimento pelvico”, presso il Policlinico San Donato Milanese.

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