DOMANDA
Quali sono i sintomi della vaginosi batterica e come può essere curata?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Anna Maria Paoletti, Ginecologa
Molte donne scambiano questo disturbo per un problema di igiene intima, oppure lo sottovalutano in quanto spesso si manifesta con sintomi appena sfumati o addirittura non percepiti.
Stiamo parlando della vaginosi batterica, una modificazione della microflora vaginale caratterizzata dalla crescita incontrollata di microrganismi che sono fisiologicamente presenti in vagina, ma a basse concentrazioni. In particolare, a causare la vaginosi è una proliferazione eccessiva dei generi Gardnerella vaginalis, Prevotella spp., Bacteroides spp., Mobiluncus spp. e Mycoplasma spp.
Quando si manifestano, i sintomi consentono allo specialista di distinguerla facilmente da altre infezioni vaginali: le secrezioni vaginali appaiono di colore bianco-grigiastro e dall’aspetto lattiginoso ed è presente un intenso e sgradevole odore, simile a quello del pesce avariato, che aumenta soprattutto dopo i rapporti sessuali e l’igiene intima, e durante il ciclo mestruale. Inoltre, la vaginosi batterica è caratterizzata dall’assenza di sintomi infiammatori, come prurito o bruciore, e dall’aumento del pH vaginale.
Per combatterla solitamente viene prescritta una terapia antibiotica, che può essere somministrata per via orale o localmente sotto forma di gel. Lo scopo è ridurre la percentuale di batteri anaerobi cresciuti in quantità abnorme. Per ristabilire l’equilibrio del microbiota vaginale, è opportuno anche stimolare la ricolonizzazione della mucosa vaginale da parte dei lattobacilli, i batteri “buoni” che in condizioni fisiologiche rappresentano il 95% dei microrganismi presenti a livello vaginale. Per farlo è utile l’applicazione locale di acido lattico e glicogeno in gel; queste due sostanze favoriscono infatti la crescita dei lattobacilli e il ripristino del pH a valori fisiologici.
Anna Maria Paoletti
Ginecologa
Professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia all’Università degli studi di Cagliari è anche, presso lo stesso ateneo, direttore della Scuola di specializzazione in Ginecologia e Ostetricia.
Si occupa in particolare di endocrinologia ginecologica e dei problematiche legate alla menopausa e alla contraccezione. Autrice di oltre 600 pubblicazioni scientifiche, tra ricerche pubblicate su riviste internazionali, monografie, manuali professionali.