DOMANDA
Sono una donna di 21 anni e vorrei un consiglio in merito alla preparazione ottimale per l’endoscopia a doppio palloncino. Nel mese di ottobre effettuai uno clisma opaco a doppio contrasto svolto sebbene non fossi, secondo la radiologa, perfettamente pulita a livello intestinale (preparazione e base di macrogol). Cinque giorni dopo l’esame, ho dovuto assumere lassativi ed effettuare un enteroclisma da due litri perché il bario usato si era solidificato. Ora dovrei sottopormi all’endoscopia a doppio palloncino, (che differenza c’è dalla normale colonscopia?) dalla preparazione datami dall’ospedale di Valencia, dovrei assumere due litri di un prodotto simile al macrogol (invece che 4). Parlando con l’infermiera del campus Universitario, mi diceva che per una paziente affetta dalla mie patologie, la preparazione indicatami dall’ospedale le sembra troppo blanda, e/o a rischio di residui di feci nell’intestino per chi soffre copme me di dalla sindrome del colon lungo. Lei cosa ne pensa?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Carlo Petruzzellis, Gastroenterologo
L'endoscopia a doppio pallone è un esame che può esse effettuato sia per via orale che per via trans-anale. Da come scrive, direi che è la seconda la via che dovrebbe essere usata nel suo caso. Il motivo per cui effettua tale esame immagino sia legato al suo dolicocolon (sindrome del colon più lungo), ma in sostanza è grosso modo una colonscopia per lei. Per quanto riguarda la preparazione intestinale effettivamente una persona stitica tende a pulire l'intestino con maggiore difficoltà; considerando che ha già usato i lassativi direi che può essere un'ottima idea reintrodurre tale prodotto nei 7-10 giorni prima dell'esame, così da iniziare a "smuovere" le feci nel suo intestino e poter permettere al prodotto che le hanno prescritto di agire. Per quanto riguarda la quantità di liquidi non deve preoccuparsi perchè in commercio esistono vari tipi di preparati che possono prevedere 4 o 2 litri da assumere. In base all'orario in cui effettuerà l'esame, potrebbe essere meglio assumere metà del prodotto la sera prima e metà il giorno stesso dell'esame (considerando però almeno 3 ore di digiuno prima dell'esecuzione dell'esame).
Carlo Petruzzellis
Gastroenterologo
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 2005 presso l’Università degli Studi di Messina, prestando opera come studente frequentatore e quindi come tesista in reparto di epatologia della stessa università. Borsista per un anno presso Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma (Policlinico A. Gemelli) quindi specializzando presso questa struttura in collaborazione con l'Istituto Ospedaliero Fondazione Poliambulanza di Brescia. Negli anni della specializzazione, conseguita a luglio del 2011, si è occupato prevalentemente di endoscopia e di malattie infiammatorie croniche dell'intestino. Nel Febbraio 2010 ha effettuato Stage in Endoscopia Digestiva presso la Wolfosn Unit, diretta da Dr Brian Saunders, al Northwick Park & St Mark’s Hospitals. Dal 2010 al 2014 ha rivestito il ruolo di facilitatore della formazione presso l’UO di Endoscopia Digestiva dell'Istituto Ospedaliero Fondazione Poliambulanza di Brescia, dove lavora dal luglio 2011 come dirigente medico. Nell'aprile 2012ha conseguito Premio per il miglior contributo scientifico della sessione Endoscopia Generale nel corso del 18° Congresso Nazionale delle Malattie Digestive. Dal dicembre 2011 al marzo 2016 ha svolto e quindi conseguito Dottorato di ricerca in Fisiopatologia della nutrizione e del metabolismo presso Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Negli anni ha partecipato in veste di clinical investigator di vari sperimentazioni scientifiche e dal 2016 sperimentatore principale per l'Ospedale Fondazione Poliambulanza per vari studi scientifici internazionali nell'ambito delle malattie infiammatorie croniche dell'intestino. Dal 2015 Membro del Consiglio Direttivo della “Società scientifica dei giovani gastroenterologi endoscopisti italiani” (AGGEI).