DOMANDA
Dovrei fare l'amiocentesi e il mio ginecologo mi ha riferito che devo ricoverarmi due giorni prima per la preparazione con delle flebo, dato che l'utero fibromatoso. Mi sapete dire che tipo di preparazione mi farà effetuare? E quali rischi può comportare l'amiocentesi per me e il mio bambino data la patologia uterina?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Emilio Arisi, Ginecologo
L’utero fibromatoso è condizione clinica parafisiologica tanto è diffusa. Usare alcune precauzioni prima di una amniocentesi, che viene solitamente effettuata in regime ambulatoriale nella maggior parte delle sedi, può dipendere dalle abitudini di un singolo centro, ma anche dalle condizioni cliniche specifiche, inclusa la dimensione del fibroma o dei fibromi e la loro localizzazione nella struttura uterina. In questo caso i farmaci utilizzati sono dei tocolitici, farmaci che tipicamente rilassano la muscolatura uterina rendendola quindi meno sensibile al pur minimo trauma di un sottile ago che la punge. I rischi correlati all'amniocentesi sono solitamente limitati a una minima possibilità di aborto, inferiore all’uno per cento, e qualche volta alla necessità di ripeterla. Raramente vi possono conseguire infezioni del sacco amniotico.
Emilio Arisi
Ginecologo
Dal 1993 al 2010 è stato Direttore della U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Regionale “S. Chiara” di Trento dove, dall’inizio del 2002 è stato coordinatore del Dipartimento Materno-Infantile della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento. Attualmente esercita la sua attività ambulatoriale come libero-professionista a Carpi (Modena) e Trento. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Parma, si è specializzato in Ostetricia e Ginecologia nella stessa Università. Tra il 1969 ed il 1993 ha lavorato in vari ospedali (Carpi MO, Correggio RE, Policlinico Universitario di Modena, Suzzara MN, Guastalla RE). Ha effettuato migliaia di interventi chirurgici, in ambito sia ostetrico sia ginecologico. Negli ultimi anni ha posto principalmente la propria attenzione sulla chirurgia oncologica-ginecologica. Ha al suo attivo circa 500 pubblicazioni, dedicate soprattutto ai problemi della contraccezione, dell’aborto volontario e della oncologia ginecologica, ma anche della gravidanza e della menopausa, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, relazioni a congressi nazionali e internazionali, e alcuni volumi. È stato Direttore Scientifico della edizione italiana della rivista specialistica “Current Obstetrics & Gynecology” dal 1992 al dicembre 2006. Per molti anni è stato Presidente nazionale dell’UICEMP (www.uicemp.org), una associazione di consultori privati (CEMP), che è federata alla IPPF (International Planned Parenthood Federation) (www.ippf.org), la più grande organizzazione non governativa mondiale dedicata ai problemi della salute riproduttiva. Per molti anni è stato nel Consiglio mondiale e in quello europeo della IPPF. È membro del Consiglio nazionale dell’AOGOI (Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani), di cui è segretario regionale per il Trentino-Alto Adige. È stato per il triennio 2005-2007 consigliere nel Direttivo nazionale della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) ed è stato eletto tesoriere della SIGO per il triennio 2008-2010. È Presidente della SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione), che è stata fondata nel luglio 2006. È Direttore scientifico della rivista “Contraccezione Sessualità Salute Riproduttiva”, organo ufficiale della SMIC. È membro di varie organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali. Per il periodo 2012-2016 è stato eletto nel Board of Directors della ESC (European Society of Contraception). Nel giugno 2012 è socio fondatore dell’ECEC (European Consortium for Emergency Contraception), ed è nominato nel ECEC Board.