DOMANDA
Ho fumato per circa 5 anni e mezzo, da quando avevo 15 anni ad adesso che ne ho 20. All'inizio circa 3 sigarette al giorno poi, gli ultimi anni, 20 al giorno, di più nei weekend. Ho smesso definitivamente da 4 mesi e non sono intenzionata a ricominciare, però ho alcuni dubbi. Innanzitutto trovo che ho smesso troppo facilmente (di colpo da un giorno all'altro) così ho più probabilità di ricominciare? E poi la domanda più importante: all'incirca che danni provocano 5 anni di fumo? So che dipende molto da persona a persona ma in generale si può rimediare a 5 anni di fumo o avrò dei danni permanenti?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Francesco Tursi, Pneumologo
Smettere di fumare è una delle cose più difficili che ci sia perché si tratta di una vera dipendenza che, generalmente, dura per tantissimi anni, quindi direi la piu perfida che ci sia. Smettere da un giorno all'altro spesso è l'unico modo per smettere, lei è stata molto brava ne sia orgogliosa. Generalmente in giovane età 5 anni di fumo non creano quasi nessun problema, a meno che non ricada in una categoria di pazienti che, per predisposizione genetica, appena iniziano a fumare sviluppano l'enfisema polmonare. Per scoprirlo basta fare una tomografia torace ad alta risoluzione e, comunque, se non ha notate delle limitazioni al suo respiro penso che abbia smesso di fumare in tempo per non avere alcuna ripercussione .
Francesco Tursi
Pneumologo
Dal 2005 è Dirigente medico presso l’UO di Pneumologia dell’Ospedale Maggiore di Lodi.
È dal 2002 Segretario dell’Associazione Italiana per lo Studio della Tosse (A.I.S.T.), www.assotosse.com e dal 2009 Presidente dell’ ALOR onlus (associazione lodigiana di ossigenoterapia riabilitativa).
Nel 2008 ha effettuato la segreteria scientifica del convegno “Inquinamento atmosferico: stato e impatto sulle vie respiratorie” tenutosi a Lodi.
È stato Relatore in diversi convegni accreditati ECM.
Ha realizzato diverse pubblicazioni e studi di ricerca, tra cui:
Partecipazione alla stesura del manuale di “Malattie dell'apparato respiratorio” (C: Terzano) ed. Springer 2006;
nel 2005 Progetto ICEBERG che ha permesso di valutare l’effetto degli inquinanti indoor sulla salute degli operai della provincia di Bologna in collaborazione con API, CNR, azienda ausl di Bologna; nel 2002-2004 Studio AIST. L’ AIST (Associazione Italiana Studio Tosse) ha condotto una ricerca multicentrica, alla quale hanno partecipato 12 centri ospedalieri ed universitari disposti su tutto il territorio nazionale, con lo scopo di valutare le relazioni esistenti tra l’eziologia e le caratteristiche della tosse, nonché di valutare la prevalenza delle varie cause di tosse;
“Broncopneumopatia cronica ostruttiva, non solo un male di stagione”, D&T (diagnosi e terapia) anno XXII, numero 10, dicembre 2003;
“Tosse: aspetti diagnostici e terapeutici”, anno II, numero 1, Allergy and Respiratory Diseases, 2003;
“ Inquinamento atmosferico: il punto di vista dello pneumologo. Atti del XVIII congresso internazionale della società degli otorinolaringoiatri;
Roma IFOS giugno 2005; Questionario per valutare l’impatto della tosse cronica sulla qualità di vita, quarto convegno nazionale AIST, 2003.
Ha particolare interesse nello studio delle acque minerali e ha collaborato alla stesura di: “Guida alle Acque Minerali in Bottiglia”, V edizione, 2002 e VI edizione, 2005.