DOMANDA
La mia bambina di 3 anni recentemente è stata morsa ripetutamente sul viso da una zanzara durante la notte. Alla mattina il gonfiore era tale da cambiarle la fisionomia all'ospedale le hanno somministrato un antistaminico che in 2 giorni ha risolto la situazione. Però, ogni qualvolta viene morsa da zanzare i ponfi hanno un diametro di 3 cm e durano a lungo. Il mio timore è che crescendo possa avere una reazione allergica più forte magari al morso di api o simili. Ad oggi usiamo repellenti e una pomata cortisonica quando viene punta. Mi consiglia di effettuare le prove allergiche o ritiene sia ancora presto?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa
Le reazioni alle punture di zanzara sono di solito localizzate al punto in cui si è stati pizzicati. Le reazioni gravi con sintomi respiratori o cardiocircolatori sono conseguenze, per fortuna rare, di punture di api, vespe e calabroni. Non c'è correlazione tra la reazione locale, anche se intensa, alla puntura di zanzara e una futura allergia al veleno degli imenotteri. Provi, prima di ricorrere allo sciroppo antistaminico, ad applicare ghiaccio o impacchi freddi locali. Non si spaventi per le dimensioni del ponfo: non sono indice di gravità e sono molto più grandi nei bambini per le caratteristiche della loro pelle.
Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.