DOMANDA
Ho effettuato un esame con agoaspirato e, in considerazione dell'età (41 anni) e dei risultati: nodulo di 12 mm a destra di tipo TIR3 e nodulo iperplastico di 35 mm, mi è stata prescritta l'asportazione della tiroide. Avendo dei valori normali di TSH e calcitonina esistono alternative all'intervento?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Antonello Sannia, Endocrinologo, docente di Fitoterapia
Purtroppo nel suo caso l'asportazione della tiroide rappresenta la terapia migliore e più sicura per evitare guai peggiori. Infatti lasciare il loco una lesione fortemente sospetta come la sua potrebbe significare trovarsi tra qualche mese ad affrontare un tumore maligno della tiroide, con la necessità di un intervento demolitivo molto più pesante e difficile. Le consiglio quindi di seguire il parere del collega che le ha proposto l'asportazione della tiroide, da farsi ovviamente in un centro chirurgico specializzato.
Antonello Sannia
Endocrinologo, docente di Fitoterapia
Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1978 e la Specializzazione in Endocrinologia nel 1981 presso l’Università di Genova.
Nella prima metà degli anni 80 ha frequentato a più riprese corsi di perfezionamento in Fitoterapia in Francia.
Attualmente è docente al corso di perfezionamento in fitoterapia presso le Università di Siena e di Pavia, è membro della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e svolge la sua attività libero professionale in alcuni Centri Medici Specialistici in Piemonte, dove coordina un gruppo di ricerca clinica nel settore fitoterapico in collaborazione con altri colleghi.
Ha pubblicato svariati articoli scientifici sulla fitoterapia sulla rivista Acta Phytotherapeutica, organo ufficiale della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e su altre riviste scientifiche internazionali.
Collabora con alcune testate giornalistiche (Corriere Salute e altri) per la stesura e la validazione di articoli inerenti la fitoterapia. Effettua inoltre consulenza scientifica nel settore industriale farmaceutico rivolto alla fitoterapia.
È Presidente della Società Italiana di Medicina naturale (SIMN), fondazione a carattere scientifico per la formazione fitoterapica dei medici e dei farmacisti, per la ricerca clinica in fitoterapia e per la farmacovigilanza nel settore fitoterapico.
È membro del progetto Phytonet, che è un progetto di ricerca sugli isoflavoni di soia finanziato dalla Comunità Europea.
Ha svolto e svolge numerosi corsi di fitoterapia scientifica per farmacisti, medici pediatri e medici di medicina generale nell’ambito del programma ECM del Ministero della Salute.