DOMANDA
Ho messo l'apparecchio ortodontico fisso nell'arcata superiore a maggio 2012 per il canino sinistro superiore che mi era cresciuto quasi del tutto nel palato dietro all'incisivo. Inizialmente l'incisivo sinistro era agganciato con un elastico con l'incisivo centrale per creare lo spazio al canino deciduo. Dopo circa 6 mesi creatosi questo spazio mi hanno estratto il canino da latte e successivamente mi è stato messo un altro tipo di apparecchio dietro agli incisivi centrali superiori che mi faceva restare con un morso aperto in modo che il canino superiore sinistro potesse venire avanti senza andare a sbattere con quello dell'arcata inferiore. Oggi dopo altri 3 mesi e mezzo ho tolto questo secondo apparecchio in quanto il canino ormai è quasi in arcata, però mi è rimasto il morso aperto. Il mio ortodontista dice che la mandibola si deve riabituare a questa situazione e che in poco tempo si risistema da sola: è verosimile?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Maurizio Pedone, Odontoiatra
Da quello che si può interpretare sembra che il collega per permettere la risoluzione del cross bite del canino superiore abbia creato dei rialzi occlusali. Questi rialzi però determinano l'estrusione dei molari quali i terzi se non ancorati all'ortodonzia; quindi adesso a seguito dell’estrusione dei molari si ha un morso aperto che probabilmente potrà richiudersi naturalmente. La cosa più opportuna da da fare come ha consigliato il suo dentista è quella di aspettare 2 o 3 mesi e vedere se il morso si richiude in maniera autonoma e naturale. Se questo non dovesse avvenire sarà necessario intervenire con una nuova terapia ortodontica.
Maurizio Pedone
Odontoiatra
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1985 con 110 e lode presso l’Università degli Studi di Firenze, consegue poi la specializzazione in Odontostomatologia e protesi dentale nel 1992 presso l'Università degli Studi di Roma “La Sapienza” con il massimo dei voti. Dal 1985 al 1999 è Ufficiale Medico presso l'Aeronautica Militare. Dal 1986 opera come libero professionista presso varie strutture site in Milano, Varese e provincia e dal 1988 nel suo studio che, oggi, è fornito di sei unità operative, una unità di sterilizzazione avanzata, radiologia digitale, 2 laser e tutte le attrezzature indispensabili a fornire prestazioni d'avanguardia, soprattutto nel campo dell'implantoprotesi. Lo studio si avvale della collaborazione di diversi specialisti nelle varie branche dell'odontoiatria, in modo da fornire un ventaglio completo di prestazioni: igiene orale e profilassi, conservativa ed endodonzia, protesi su denti naturali, implantoprotesi. Ha al suo attivo oltre 10.000 impianti inseriti. Dal 2007 è Amministratore unico di Amicodentista srl.