Micosi da spiaggia

Al mare o in piscina, le micosi d’estate sono sempre in agguato, ma non sempre si contraggono dall’ambiente esterno. Ecco che cosa fare per evitarle.

Durante la stagione calda, al mare o in piscina, non è raro entrare in contatto con i microrganismi responsabili delle micosi cutanee, in grado di resistere abbastanza a lungo su stuoie, sedie sdraio, lettini, pedane, passerelle, pavimenti, bordo-vasca, teli spugna, ciabatte e ripiani di bagni e spogliatoi, anche quando, a una prima occhiata, il livello d’igiene sembra buono e assolutamente rassicurante.

A favorire la diffusione e l’attecchimento di funghi dermatofiti e lieviti/muffe patogeni (in particolare la candida) sono soprattutto l’ambiente caldo e umido tipico dell’estate mediterranea e le innumerevoli occasioni di contatto con un gran numero di persone, di tipo sia diretto (pelle contro pelle) sia indiretto (ossia mediato da oggetti o superfici d’uso comune). E non importa che siano perfetti sconosciuti o cari amici: chiunque può trasportare inconsapevolmente sull’epidermide un fungo e trasferirlo ad altri.

Ad aggravare la situazione contribuisce, poi, il fatto che in estate si è meno protetti dai vestiti, per via delle alte temperature, e dalle calzature, di norma aperte (sandali e ciabatte) o addirittura lasciate vicino all’ombrellone mentre si raggiungono gli amici al bar della spiaggia o al tavolo da ping pong. Come se non bastasse, in ogni estate che si rispetti, inevitabilmente, si suda anche da fermi e la presenza di umidità sulla cute ne riduce le difese e crea il microambiente ideale per la proliferazione dei miceti.

Nonostante tutti questi elementi a sfavore, ridurre il rischio di contrarre una micosi estiva è possibile e neppure troppo complicato: basta adottare qualche accorgimento pratico, che resterà utile anche nei mesi successivi se si frequentano abitualmente palestre, piscine coperte o centri termali durante il resto dell’anno. Vediamo come.

Micosi cutanee

Le micosi cutanee che si possono contrarre durante della stagione estiva, di norma, non sono dolorose, né tanto meno rischiose per la salute, ma indubbiamente possono creare un discreto numero di fastidi, non soltanto di tipo estetico.

Comparsa di macchie chiare sulla pelle abbronzata oppure di zone arrossate e/o leggermente desquamate, talvolta associate a bruciore o a prurito, sono le principali manifestazioni cui si può andare incontro nella maggioranza dei casi e che possono persistere anche per diverse settimane, se non si interviene subito con un trattamento antimicotico mirato.

Il disagio cutaneo che si prova, spesso, induce a toccare o sfregare la zona interessata dalla micosi, danneggiando ulteriormente la cute, amplificando i sintomi e favorendo la diffusione dei microrganismi patogeni in altri punti del corpo, nonché esponendo al rischio di infezione batterica.

Evitare di grattare le lesioni è quindi la prima raccomandazione, ma non tutti ci riescono e ciò rende ancora più evidente agli altri che c’è qualcosa che non va e che è meglio stare all’erta.

Ma anche quando le macchie sono piccole o poco evidenti, sapere di avere una micosi cutanea può generare un serio imbarazzo e un disagio psicologico. Anche per questa ragione prevenire le micosi è molto meglio che doverle curare dopo averle contratte.

A riguardo, tuttavia, va sottolineato che non tutte le micosi sono contagiose e quelle tipiche della stagione estiva, ossia la pitiriasi versicolor e la candidosi delle pieghe cutanee, lo sono ancora meno di altre. A scatenarle è, infatti, soprattutto l’indebolimento delle difese immunitarie cutanee dovuto al sole, al cloro della piscina, al troppo tempo passato in ammollo e al sudore, che permette ai microrganismi patogeni, sempre presenti in minima quantità sull’epidermide, di prendere il sopravvento sulla microflora cutanea sana e di agire indisturbati.

Altri fattori di rischio che facilitano soprattutto l’insorgenza di candidosi cutanea sono le terapie con antibiotici o altri farmaci che indeboliscono l’organismo e il fatto di seguire un’alimentazione sregolata, povera di vitamine e micronutrienti essenziali e ricca di zuccheri, con conseguente innalzamento della glicemia.

A dover essere guardate con sospetto sono invece le chiazze arrossate, infiammate, con un aspetto pulverulento nella zona centrale e circondate da un alone di crosticine in rilievo, tipiche delle micosi causate dalla tigna. Questi funghi, che possono essere trasmessi dagli animali o intercettati sdraiandosi sull’erba di un prato, sono, infatti, molto aggressivi e contagiosi e richiedono cautele particolari quando li si deve curare, per non trasmetterli ad altre persone, a partire dai familiari.

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I falsi miti sulle micosi cutanee

Quello della contagiosità non è l’unico luogo comune che circola sulle micosi estive. Un’altra convinzione errata è, per esempio, che, una volta prese, dalla pitiriasi versicolor o dalla candidosi cutanea non ci si possa più liberare e che, di anno in anno o in momenti di particolare affaticamento o debolezza fisica, le macchie cutanee si ripresenteranno.

Guarire, invece, è possibile, a patto di controllare la pelle di tanto in tanto (quando si fa il bagno o la doccia o comunque almeno 1-2 volte alla settimana) e di essere tempestivi nell’andare dal medico di famiglia o dal dermatologo in caso di segni sospetti, per diagnosi precisa e individuare la cura appropriata, che, inutile dirlo, dovrà essere iniziata subito e seguita con costanza, come da prescrizione ricevuta.

Rivolgersi subito al medico e contrastare la micosi sul nascere è fondamentale, non soltanto per non dover sopportare fastidi evitabili, ma anche per prevenire l’estensione dell’infezione in superficie e in profondità e le possibili complicanze anche severe, se il fungo implicato è microrganismo aggressivo in grado di contagiare, per esempio, anche la mucosa orale o le vie respiratorie.

Benché quest’ultima eventualità sia abbastanza remota, se si hanno difese immunitarie mediamente buone, correre anche un seppur minimo rischio è del tutto irragionevole, considerato che la visita dal medico di famiglia può essere fatta in qualunque momento e gratuitamente e che i farmaci adatti per contrastare le micosi esistono e sono sicuri ed efficaci.

Se vuoi saperne di più sulla prevenzione delle micosi leggi questo articolo.

Come riconoscere i funghi patogeni

Le forme di micosi cutanea più diffuse, in estate soprattutto tra adolescenti e giovani adulti e tra gli sportivi durante tutto l’anno, sono:

  • la pitiriasi versicolor, causata da Malassezia furfur

  • la tinea pedis, responsabile del cosiddetto “piede d’atleta”

  • la tinea cruris, non di rado dovuta alla propagazione nella zona dell’inguine o di altre pieghe cutanee di una tinea pedis non trattata o mal gestita

  • le colonizzazioni delle pieghe inguinali, cutanee e dell’incavo ascellare da parte di Candida albicans, un lievito che prolifera bene soprattutto sulle cute di persone in sovrappeso od obese, affette da una patologia che riduce le difese immunitarie o dal diabete.

Per capire di quale micosi si tratta bisogna osservare l’aspetto e la distribuzione delle lesioni sull’epidermide.

Micosi Caratteristiche Localizzazione
Pitirias versicolor Chiazze ovoidali o tondeggianti e tendenzialmente confluenti, color
caffè-latte sulla pelle chiara o chiare sulla pelle abbronzata
Principalmente sulle spalle e sul dorso, talvolta sul collo, sulla parte alta delle braccia e dell’addome
Tinea corporis Lesioni circolari “a coccarda” con un bordo arrossato in rilievo, ben
definito, e la parte centrale biancastra/traslucida e desquamante,
talvolta costellate da vescicole giallastre piene di liquido o
crosticine
Zone di cute senza peli, come il viso, il tronco, le braccia e le gambe (soprattutto nel caso di donne e bambini)
Tinea cruris Lesioni circolari “a coccarda” con un bordo arrossato in rilievo, ben
definito, e la parte centrale biancastra/traslucida e desquamante,
talvolta costellate da vescicole giallastre piene di liquido o
crosticine
Pieghe corporee
Candida albicans Forte arrossamento di tutta la zona cutanea colpita e presenza di
materiale biancastro; le macchie hanno un aspetto umido, macerato ai
bordi
Inguine e pieghe corporee
Tinea pedis In una fase iniziale, causa la formazione di detriti giallastri negli
spazi tra le dita del piede (soprattutto tra il 4° e il 5° dito),
desquamazione e, a volte, arrossamento della cute sottostante; se non
trattata, oltre a diffondersi ad altre zone del piede, può complicarsi
con erosione cutanea, piccoli tagli, infiammazione e dolore
Spazi tra le dita del piede (soprattutto tra il 4° e il 5° dito)

Come prevenire le micosi cutanee

Se è vero che alcuni dei fattori che favoriscono lo sviluppo delle micosi non possono essere eliminati (difficile, per esempio, non sudare se si è su una spiaggia assolata), altrettanto vero è che molti altri possono essere tenuti facilmente sotto controllo.

Il primo è l’igiene, che in estate non va in vacanza, ma anzi deve essere curata con particolare attenzione se si vogliono evitare tanto le micosi quanto altri problemi di salute causati da microrganismi patogeni presenti nell’ambiente. Quindi, è buona regola fare sempre una doccia dopo ogni bagno in piscina o in mare, prima con semplice acqua, quando si è ancora in spiaggia e/o si prevedono altri tuffi a breve, poi con un detergente delicato e di buona qualità, a fine giornata.

D’altro canto, non è neppure il caso di esagerare con i lavaggi, perché una pulizia eccessiva e/o con detergenti troppo aggressivi distrugge la barriera cutanea protettiva e altera il pH fisiologico della pelle (pH 5,5-6,0), indebolendola. Il grado di acidità dell’epidermide è infatti fondamentale per mantenere l’equilibrio della flora microbica protettiva e contrastare lo sviluppo di micosi e altri disturbi cutanei (per esempio, la dermatite).

Dopo la doccia o il bagno, la pelle va asciugata con delicatezza, ma completamente, in ogni possibile piega, perché eliminare l’umidità in eccesso aiuta a prevenire lo sviluppo di micosi. Applicare sempre una crema idratante ed emolliente è, invece, utile per ricostituire più rapidamente la barriera cutanea protettiva e rendere l’epidermide meno propensa a colonizzazioni di vario tipo.

Un’ulteriore raccomandazione contro le micosi è prestare attenzione a non camminare a piedi nudi nei luoghi frequentati da molte persone, ossia piscine, docce, bagni, ma anche camere d’albergo, corridoi, bar della spiaggia, passerelle tra le cabine, anche se sembrano pulite e innocue e, soprattutto, se lo fanno tutti.

Se non si hanno a portata di mano le proprie ciabatte, usare quelle di un amico o di un parente non è una grande idea perché le micosi non badano né all’amicizia né al grado di parentela. Discorso analogo vale per asciugamani, teli spugna, magliette, canottiere e accessori vari: per tutelarsi, meglio usare sempre i propri e non prestarli ad altri, a costo di sembrare poco disponibili.

Ulteriore avvertenza: quando ci si rilassa su sedie sdraio, lettini o poltroncine da spiaggia, sotto l’ombrellone o al bar, bisogna sempre prima interporre il proprio telo spugna.

Tutta la biancheria e gli asciugamani usati in spiaggia o in piscina, a fine giornata, devono essere lavati ad alta temperatura e con detersivi disinfettanti per eliminare ogni possibile fungo. Questa accortezza è a maggior ragione necessaria se si ha già una micosi cutanea, per essere certi di uccidere tutti i microrganismi patogeni presenti e ridurre al minimo il rischio di contagiare ulteriormente se stessi o trasmettere la micosi ad altre persone.

Un consiglio aggiuntivo è quello di non cedere alla tentazione di farsi fare massaggi o altre cure estetiche in spiaggia: al di là dell’esperienza e della buona volontà di chi li offre, il rischio di trasmissione di micosi e altre malattie, attraverso mani contaminate, è molto alto.

La terapia più adatta caso per caso

Se, nonostante opportune precauzioni o proprio perché non le si è prese, la micosi si manifesta, non è il caso di farsi prendere dal panico. In farmacia, sono infatti reperibili numerosi prodotti antimicotici efficaci e sicuri, da applicare direttamente sulla pelle interessata dalle macchie.

Gli antimicotici principali e più usati sono a base di derivati azolici e sono disponibili in formulazioni diverse a seconda della zona da trattare. Per esempio:

  • contro tinea cruris, candidosi delle pieghe cutanee e tinea pedis con lesioni dall’aspetto umido/macerato va preferito un antimicotico in polvere che aiuta ad assorbire l’umidità in eccesso
  • in caso di tinea corporis o tinea pedis caratterizzata da secchezza e desquamazione sono indicate le creme, che possono essere distribuite con precisione sull’area da trattare e idratano la cute, riducendo anche l’eventuale prurito
  • se le zone del corpo colpite dalla micosi sono estese o difficili da raggiungere, come nel caso della pitiriasi versicolor diffusa a spalle, schiena e addome, è più indicato lo spray, ideale anche in caso si debbano trattare zone con peli (per esempio, il cuoio capelluto).

Soltanto in pochi casi, particolarmente gravi, il medico di famiglia o il dermatologo potrà decidere di prescrivere un farmaco antimicotico da assumere per via orale, anziché per uso topico.

Qualunque sia la terapia individuata (sempre preferibilmente con l’aiuto del medico, per avere una diagnosi certa, anche se molti antimicotici topici possono essere acquistati senza ricetta), bisogna ricordare di applicare i preparati antimicotici ogni giorno, in quantità sufficiente e per il tempo indicato dal medico o sulla confezione, se si vuole veder scomparire le lesioni in modo definitivo.

In media, per il trattamento completo serviranno 2-4 settimane per le micosi cutanee, ma anche alcuni mesi in caso di una tinea pedis che abbia contagiato anche le unghie. Durante tutto questo periodo e per almeno un’ulteriore settimana, le zone trattate con antimicotici non devono essere esposte alla luce solare intensa, ma protette con indumenti o con prodotti antisolari con fattore di protezione elevato (SPF ≥ 50) e di buona qualità.

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