Metodo Ruffini per infezione vaginale

DOMANDA

Ho 28 anni e la contatto per avere maggiori informazioni riguardo un'infezione vaginale che mi porto dietro da anni e che con nessun antibiotico, crema, ovulo, lavanda, sono riuscita a debellare. Ora sto seguendo anche una dieta priva di zuccheri semplici o composti e la ginecologa mi ha prescritto altre creme vaginali e delle pastiglie di bicarbonato di sodio. Ma purtroppo ad oggi, dopo una settimana, non noto nessuna differenza. Parlando con un'amica, mi illustra il "metodo Ruffini", quindi l'ipoclorito di sodio, che lei ha già utilizzato per delle verruche alle mani, che sono scomparse. Volevo sapere se potrebbe essere un metodo da "provare".

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Emilio Arisi, Ginecologo

Per combattere un nemico ovviamente bisogna sapere esattamente la sua identità. In questo caso è certamente utile sapere con precisione quale è l’infezione presente in vagina. Probabilmente avrà già fatto ripetuti tamponi vaginali, e probabilmente si tratta di una infezione da candida, caso nel quale il metodo descritto è uno dei tanti utilizzati. L’infezione da candida è molto diffusa e spesso complessa da trattare, anche perché entrano in gioco meccanismi immunitari e personali di vario tipo che si intersecano e sovrappongono (ad esempio: diabete? piscina? partner? sovrappeso? patologie generali?). Certamente al di là delle terapie locali, ma talora sistemiche, occorre adottare uno stile di vita adeguato, con una dieta che eviti zuccheri e lieviti e preveda la introduzione di particolari fermenti, ma anche l’utilizzo di un abbigliamento intimo di cotone non colorato, ed eventualmente l’uso di mutandine con particolari tessuti capaci di inibire la moltiplicazione della candida, eccetera eccetera. Come facilmente si comprende dunque il trattamento della candida implica una regia complessiva, che può essere guidata passo passo dal ginecologo o dal medico di medicina generale. Ciò nonostante le recidive sono frequenti. Per fortuna si tratta di una patologia molto noiosa, ma quasi mai pericolosa.

Emilio Arisi
Ginecologo
Dal 1993 al 2010 è stato Direttore della U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Regionale “S. Chiara” di Trento dove, dall’inizio del 2002 è stato coordinatore del Dipartimento Materno-Infantile della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento. Attualmente esercita la sua attività ambulatoriale come libero-professionista a Carpi (Modena) e Trento. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Parma, si è specializzato in Ostetricia e Ginecologia nella stessa Università. Tra il 1969 ed il 1993 ha lavorato in vari ospedali (Carpi MO, Correggio RE, Policlinico Universitario di Modena, Suzzara MN, Guastalla RE). Ha effettuato migliaia di interventi chirurgici, in ambito sia ostetrico sia ginecologico. Negli ultimi anni ha posto principalmente la propria attenzione sulla chirurgia oncologica-ginecologica. Ha al suo attivo circa 500 pubblicazioni, dedicate soprattutto ai problemi della contraccezione, dell’aborto volontario e della oncologia ginecologica, ma anche della gravidanza e della menopausa, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, relazioni a congressi nazionali e internazionali, e alcuni volumi. È stato Direttore Scientifico della edizione italiana della rivista specialistica “Current Obstetrics & Gynecology” dal 1992 al dicembre 2006. Per molti anni è stato Presidente nazionale dell’UICEMP (www.uicemp.org), una associazione di consultori privati (CEMP), che è federata alla IPPF (International Planned Parenthood Federation) (www.ippf.org), la più grande organizzazione non governativa mondiale dedicata ai problemi della salute riproduttiva. Per molti anni è stato nel Consiglio mondiale e in quello europeo della IPPF. È membro del Consiglio nazionale dell’AOGOI (Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani), di cui è segretario regionale per il Trentino-Alto Adige. È stato per il triennio 2005-2007 consigliere nel Direttivo nazionale della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) ed è stato eletto tesoriere della SIGO per il triennio 2008-2010. È Presidente della SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione), che è stata fondata nel luglio 2006. È Direttore scientifico della rivista “Contraccezione Sessualità Salute Riproduttiva”, organo ufficiale della SMIC. È membro di varie organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali. Per il periodo 2012-2016 è stato eletto nel Board of Directors della ESC (European Society of Contraception). Nel giugno 2012 è socio fondatore dell’ECEC (European Consortium for Emergency Contraception), ed è nominato nel ECEC Board.

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