DOMANDA
Ho 31 anni. Sono nato con un problema di megacolon, accertato poi con l'esame del clisma opaco. Crescendo i vari problemi di stitichezza si sono risolti, il mio fisico ha "imparato" a gestire il problema e conduco una vita regolare e non ho dovuto subire alcuna operazione. Sto ovviamente attento a mangiare molte verdure e vado in bagno regolarmente. Non vorrei però sottovalutare la mia situazione, cosa devo fare come prevenzione? Ci sono comportamenti, cibi da evitare o da assumere?
Ci sono esami che vanno fatti per tenere sotto controllo la situazione? Non ho sintomi particolari, vorrei semplicemente non trascurare la cosa.
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Samanta Mazzocchi, Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
Il megacolon diagnosticato alla nascita o agangliare congenito (malattia di Hirschprung) è una patologia caratterizzata da una ostruzione parziale o completa del colon, caratterizzata dall’assenza di cellule gangliari parasimpatiche nell’ultima porzione del colon in modo variabile. Le manifestazioni cliniche variano in base alla sede interessata dalla malattia e sono caratterizzate da stipsi ostinata e graduale dilatazione del lume del colon dalla nascita, fino a forme che possono essere diagnosticate nell’infanzia. La diagnosi si basa sul clisma opaco ma non solo, occorre completare l’indagine con un esami funzionali (manometria anorettale) e una biopsia rettale per dimostrare l’assenza di cellule gangliari nel tratto intestinale. In questo caso la terapia è solo di tipo chirurgico consistendo nell’asportazione del segmento intestinale agangliare. In caso di forme di stipsi in megacolon non agangliare la terapia migliore è mantenere l’alvo regolare con assunzione regolare di fibre e liquidi.
Samanta Mazzocchi
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 2002 presso l’Università degli Studi di Pavia. Ha operato come studente interna e poi come specializzanda presso l’Istituto di Medicina Interna del Policlinico IRCCS San Matteo di Pavia, dove nel 2008 ha conseguito il diploma di Specializzazione in "Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva".
Dal 2009 presta servizio presso l’U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’IRCCS Policlinico di San Donato Milanese. Dal 2013 opera come dirigente medico presso l’UO di Medicina dell’Ospedale di Castel San Giovanni, Azienda Ospedaliere di Piacenza, in qualità di Medico Gastroenterologo, occupandosi sia dell’ambulatorio di gastroenterologia sia di endoscopia digestiva.
Ha partecipato a diversi corsi e congressi di aggiornamento ed è coautrice di pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali.
Nel febbraio 2004 ha partecipato a Bologna al “Corso residenziale di addestramento sulle metodiche di studio della motilità gastro-intestinale”.
Nel maggio 2008 è stata relatrice al Corso “Screening, inquadramento e trattamento delle disfagie neurogene” a Pavia con una relazione sul Ruolo della manometria esofagea.
Nel novembre 2009 è stata relatrice al Corso “Se il freddo fa diventare la mani blu”, a Grumello del Monte (BG) con la relazione “le complicanze gastroenteriche e terapia”.
Nel Marzo 2010 è stata relatrice al Simposio di Chirurgia Colorettale funzionale dal titolo “Le disfunzioni del pavimento pelvico”, presso il Policlinico San Donato Milanese.