DOMANDA
Ho 24 anni. Ho sempre avuto problemi a durare nel rapporto sessuale, ma nell'ultimo anno le cose mi sembrano peggiorare infinitamente. Non ho più la ragazza da un anno circa, ma già nelle semplici masturbazioni spesso non arrivo a durare neanche due minuti. So che l'atto masturbatorio è diverso da quello sessuale, ma in passato non avevo problemi così grossi. Sono terrorizzato dall'incontrare nuove ragazze perché rassegnato all'idea che basta un cortissimo preliminare e io non mi trattengo. Cosa posso fare?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Mario Maggi, Andrologo e sessuologo
Lo scarso controllo del riflesso eiaculatorio è una problematica frequente, soprattutto nella popolazione giovane. Nei casi in cui è presente fin dall'inizio dell'attività sessuale, spesso vi è una base idiopatica (legata a fattori ereditari), a cui nel corso della vita possono sommarsi problematiche di tipo psicologico (come uno stato d'ansia particolarmente intenso) o relative al rapporto di coppia, in grado di peggiorarla; in altri casi, specifici esami possono svelare un'alterazione ormonale (ad esempio, a carico degli ormoni tiroidei), una prostatite o altre infezioni genitourinarie che contribuiscono a ridurre i tempi eiaculatori. In ogni caso, la paura di avere rapporti sessuali è comune e fa parte di quei meccanismi mentali "sbagliati" che con il tempo creano un circolo vizioso, esacerbando e mantenendo il disturbo. Né nel coito, né tantomeno nella masturbazione ci sono tempi univoci per stabilire i tempi eiaculatori; ad ogni modo, alcuni tipi di terapia psicologica prevedono anche esercizi da effettuare durante la masturbazione, per conoscere meglio come il proprio corpo risponde agli stimoli e imparare a gestire il riflesso eiaculatorio. Inoltre, in base all'origine del problema e all'eventuale coesistenza con altre disfunzioni sessuali, ad esempio la disfunzione erettile, esistono alcune possibilità di terapia farmacologica che potranno aiutare a sentirsi più fiduciosi nell'intraprendere un rapporto. Prima di intraprendere qualsiasi percorso terapeutico consiglio di sottoporsi a una visita specialistica andrologica in cui lo specialista valuterà se sono opportuni accertamenti, darà tutte le informazioni necessarie e consigli sul tipo di trattamento più adatto al caso.
Mario Maggi
Andrologo e sessuologo
Dal 2000 è Professore Ordinario di Endocrinologia, Facoltà di Medicina, Università di Firenze.
Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Firenze, si è specializzato in Endocrinologia nella stessa Università. Tra il 1985 e il 1986 è stato Ricercatore ospite presso il Laboratory of Theoretycal and Physical Biology, NICHD dell’NIH, a Bethesda (Usa) e dal 1986 al 1990 ha lavorato come Medico specialista presso l’Unità di Endocrinologia dell’Università di Firenze. Dal 1992 al 1994 ha ricoperto il ruolo di Professore di Endocrinologia presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Pisa e dal 1992 al 2004 presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Firenze. Nel 1993 è stato Assistente Medico presso l’unità di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera Careggi e dal 1993 al 2000 Aiuto Medico, Dirigente I Livello presso l’Unità di Andrologia della medesima Azienda. Dal 1993 al 2004 Professore di Andrologia presso la Scuola di Specializzazione di Ostetricia e Ginecologia, Università di Firenze e da 1996 al 2000 Professore di Andrologia presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia, Università di Brescia. Dal 2005 è Direttore S.O.D. Medicina della Sessualità e Andrologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Firenze.
Ha al suo attivo più di 240 pubblicazioni, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, la redazione di capitoli inerenti la riproduzione umana e la medicina della sessualità su svariati libri e diverse relazioni a congressi nazionali e internazionali.
Da anni si occupa di Andrologia e Medicina della sessualità (http://www.andrological.org/ http://www.ilmiodono.it/it/organizzazioni/?id_organizzazione=84).
È Editor associato per il “Journal of Sexual Medicine” e l’“Acta Physiologica Scandinava” ed è nel Board scientifico dell’“International Journal of Endocrinology”.
È membro di numerose società scientifiche, quali Endocrine Society; European Academy of Andrology; European Society for Sexual Medicine; Società Italiana di Endocrinologia; Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità; Società Italiana Sessuologia Scientifica. Dal 2010 è segretario della European Academy of Andrology e coordina l’attività regionale della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità. È chairman del Comitato di Endocrinologia delle disfunzioni sessuali maschili del ISSM Standard's Committee.