DOMANDA
Soffro di diabete di tipo 1 da più di 8 anni (ne ho quasi 39). Ho sempre tenuto perfettamente sotto controllo la mia glicemia, e le mie analisi risultano sempre perfette.Eppure ormai da più di un anno ho difficoltà a raggiungere la piena erezione. Inoltre ho molte difficoltà a mantenerla e sempre vado in ipoglicemia durante il rapporto. L'ultima volta ho fatto 4 unità di insulina in meno dopo la cena, ma appena iniziato, mi sono ritrovato con la glicemia a 49 senza apparente motivazione. È possibile che il solo meccanismo per l'erezione mi porti alla ipoglicemia? Che tipo di analisi mi consiglia? Da un andrologo o diabetologo?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Mario Maggi, Andrologo e sessuologo
Il rapporto sessuale rappresenta uno sforzo fisico intenso, paragonabile a percorrere rapidamente 3 piani di scale, che però, in maniera diversa al percorrere le scale, ha una durata prolungata. Un esercizio di questa entità influisce sicuramente sulla gestione delle unità di insulina. Infatti, nel diabete di tipo 1, è fondamentale che le unità di insulina siano assunte tendendo conto dell'attività fisica che si prevede di svolgere. Quindi, non è tanto il meccanismo dell'erezione in sé che comporta questo problema, ma il consumo energetico legato all'attività fisica intensa. È consigliabile che l'andrologo e il diabetologo collaborino strettamente per trovare la soluzione terapeutica adatta al suo caso.
Mario Maggi
Andrologo e sessuologo
Dal 2000 è Professore Ordinario di Endocrinologia, Facoltà di Medicina, Università di Firenze.
Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Firenze, si è specializzato in Endocrinologia nella stessa Università. Tra il 1985 e il 1986 è stato Ricercatore ospite presso il Laboratory of Theoretycal and Physical Biology, NICHD dell’NIH, a Bethesda (Usa) e dal 1986 al 1990 ha lavorato come Medico specialista presso l’Unità di Endocrinologia dell’Università di Firenze. Dal 1992 al 1994 ha ricoperto il ruolo di Professore di Endocrinologia presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Pisa e dal 1992 al 2004 presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Firenze. Nel 1993 è stato Assistente Medico presso l’unità di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera Careggi e dal 1993 al 2000 Aiuto Medico, Dirigente I Livello presso l’Unità di Andrologia della medesima Azienda. Dal 1993 al 2004 Professore di Andrologia presso la Scuola di Specializzazione di Ostetricia e Ginecologia, Università di Firenze e da 1996 al 2000 Professore di Andrologia presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia, Università di Brescia. Dal 2005 è Direttore S.O.D. Medicina della Sessualità e Andrologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Firenze.
Ha al suo attivo più di 240 pubblicazioni, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, la redazione di capitoli inerenti la riproduzione umana e la medicina della sessualità su svariati libri e diverse relazioni a congressi nazionali e internazionali.
Da anni si occupa di Andrologia e Medicina della sessualità (http://www.andrological.org/ http://www.ilmiodono.it/it/organizzazioni/?id_organizzazione=84).
È Editor associato per il “Journal of Sexual Medicine” e l’“Acta Physiologica Scandinava” ed è nel Board scientifico dell’“International Journal of Endocrinology”.
È membro di numerose società scientifiche, quali Endocrine Society; European Academy of Andrology; European Society for Sexual Medicine; Società Italiana di Endocrinologia; Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità; Società Italiana Sessuologia Scientifica. Dal 2010 è segretario della European Academy of Andrology e coordina l’attività regionale della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità. È chairman del Comitato di Endocrinologia delle disfunzioni sessuali maschili del ISSM Standard's Committee.