Innamorarsi di una collega? Facilissimo

Se tra colleghi nasce una relazione sentimentale, la prima regola è la discrezione. Ecco alcuni consigli per come comportarsi in queste situazioni.

Le lunghe e pesanti ore passate in ufficio possono diventare anche piacevoli. Succede quando ci si innamora di una collega e si dà il via a una relazione vissuta tra computer e scrivanie.

Il posto di lavoro è il luogo dove si spende gran parte della giornata, ma soprattutto dove si condividono impegni, interessi e attività. È quindi comprensibile che tra colleghi ci sia un alto grado di compatibilità e possa quindi scattare la “scintilla” che innesca una relazione sentimentale.

Un’analisi condotta su un campione di impiegati tedeschi ha rilevato che almeno il 14% ha o ha avuto un rapporto sentimentale sul posto di lavoro. Soltanto il 10% si è innamorato di un superiore, le donne più degli uomini. La stragrande maggioranza (85%) si innamora di colleghi di pari livello. In Francia il 20-30% delle coppie si sono formate in ufficio e circa un europeo su due avrebbe avuto relazione con un collega.

Un’opportunità per chi è in cerca dell’amore

In ufficio è possibile frequentarsi ogni giorno, si crea facilmente una complicità che coinvolge sia la sfera professionale sia quella privata. È quindi il luogo ideale per chi è single, ma anche per chi ha già un’unione stabile, ma insoddisfacente, ed è in cerca di un’evasione.

La relazione con una collega può innescare però anche dinamiche di competizione e di controllo, o addirittura mettere a rischio la carriera, se non la si gestisce con attenzione. Un “effetto collaterale” potrebbe essere poi quello di portare nella vita di coppia questioni professionali, o viceversa.

La regola da seguire in caso di “amori in corso” è sempre quella di mantenere accuratamente separate la vita professionale e quella privata.

L’inizio di una love story

Meglio vivere fuori dall’ambito professionale i primi passi di una relazione, per capire se si tratta di un’infatuazione passeggera o dell’inizio di un legame più serio. Se il sentimento si consolida, si può valutare insieme se, come e dopo quanto tempo rendere partecipi i colleghi di lavoro, prestando attenzione a continuare a svolgere il proprio incarico col massimo impegno per difendersi da eventuali critiche sul fatto che la relazione possa influire sulla produttività.

Ma cosa ne pensano i colleghi delle relazioni in ufficio? Una ricerca francese ha indagato questo aspetto “spinoso”. Secondo l’indagine, i lavoratori vorrebbero che l’azienda fornisse qualche indicazione sull’argomento, mentre i datori di lavoro sarebbero convinti che qualsiasi intervento sarebbe un’invasione nella sfera privata dei dipendenti. Anzi, talvolta sarebbe controproducente.

Tutti però chiedono ai colleghi che vivono la love story una qualità indispensabile: la discrezione. Per questo è opportuno ridurre al minimo le confidenze con i colleghi sulla propria storia d’amore: meglio non alimentare chiacchiere inutili o interferenze che potrebbero influire sia sulla vita di coppia, sia sui risultati lavorativi.

Alessandra Margreth
Alessandra Margreth
Nata e cresciuta a Milano, da sempre amante della scrittura, si è laureata in Lettere all’Università Cattolica. Inizia l’attività giornalistica nella redazione di Alba, settimanale femminile della Compagnia di San Paolo, dove ha ricoperto i ruoli di redattore e caposervizio. Dopo esperienze in altre testate a larga diffusione, si trova quasi per caso a collaborare con il settore della salute, si appassiona e decide di proseguire la sua professione in questo campo. Dal 2000 collabora con Repubblica Salute, cartaceo e online. Sempre nel campo della salute ha scritto anche per diverse testate di vari editori. Dato che la divulgazione ha molte facce, ha lavorato anche come autore televisivo e ora alle collaborazioni affianca attività di consulenza nella comunicazione aziendale nel settore. Ama molto il mare, quando può fa lunghe passeggiate in mezzo alla natura. Non ha figli ma dispone di cinque nipoti. Ha letto un po’ di tutto, ora in vacanza sceglie gialli d’autore. Tra le sue mete preferite la Grecia e la Sicilia.  

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