DOMANDA
In tema di HPV vorrei chiedere cortesemente la risposta a questi miei quesiti. 1) È possibile contrarre il virus mediante masturbazione o inserendo il pene senza preservativo tra i seni di una donna? 2) È possibile contrarre il virus mediante un rapporto orale passivo con il preservativo? 3) In caso di rapporto stabile in cui sia comparso l'HPV con lesioni reciproche, dopo la guarigione è necessario avere rapporti esclusivamente con il preservativo o si può tornare ad averli senza?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Emilio Arisi, Ginecologo
Quando parliamo di Human papilloma virus (HPV) parliamo di un gruppo molto numeroso di virus, oltre 150 diversi ceppi, di cui certamente alcuni possono essere pericolosi (HPV ad alto rischio), nel senso che possono dare delle trasformazioni cellulari precancerose e poi cancerose sul collo dell’utero, o in altre aree del corpo, ad esempio l’ano, e più raramente la cavità orale, l’esofago, la laringe. Altri virus di questo gruppo sono invece in grado di dare condilomi, più spesso presenti a livello genitale o anale. Infine altri HPV non danno nessun segno reale della loro presenza, vivono come commensali, ma potrebbero avere un ruolo biologico a noi oggi non ancora chiaro. L’impostazione della domanda fa presumere che si voglia parlare delle lesioni condilomatose da HPV. In realtà è molto difficile che questi ceppi di virus possano diffondersi attraverso le pratiche masturbatorie, mentre è più possibile, anche se abbastanza raro, diffondere il virus con rapporti orali pur protetti da preservativo. Una volta che le lesioni condilomatose siano state eliminate, sia nell’uomo sia nella donna, con apposite tecniche distruttive (diatermocoagulazione, laser, farmaci), purtroppo non è affatto dimostrato che il virus o i virus siano completamente guariti perché possono sopravvivere nelle mucose e iniziare una lotta con il sistema immunitario il quale da solo potrebbe essere in grado di eliminare totalmente il virus. Ciò nella pratica avviene più facilmente tanto più l’organismo è giovane e quindi dotato di più potente attività immunitaria. Nella realtà comunque si osserva che almeno il 70% delle donne nel corso della loro vita sessuale acquisiscono una qualche infezione dagli HPV e di questa si liberano con dei meccanismi spontanei e ripetuti di eliminazione delle cellule infettate (cosiddetto shedding). Va infine osservato che sono oggi in commercio vaccini contro quattro ceppi di HPV, due dei quali sarebbero oncogeni, il 16 e 18, e gli altri due, il 6 e l’11, sarebbero in grado di determinare condilomi. È già stato approvato in Usa e ha ricevuto anche il parere positivo dal Comitato Europeo per i Medicinali ad Uso Umano dell’EMA (CHMP), un vaccino nonavalente, cioè capace di combattere eventuali infezioni provenienti da nove diversi ceppi di HPV.
Emilio Arisi
Ginecologo
Dal 1993 al 2010 è stato Direttore della U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Regionale “S. Chiara” di Trento dove, dall’inizio del 2002 è stato coordinatore del Dipartimento Materno-Infantile della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento. Attualmente esercita la sua attività ambulatoriale come libero-professionista a Carpi (Modena) e Trento. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Parma, si è specializzato in Ostetricia e Ginecologia nella stessa Università. Tra il 1969 ed il 1993 ha lavorato in vari ospedali (Carpi MO, Correggio RE, Policlinico Universitario di Modena, Suzzara MN, Guastalla RE). Ha effettuato migliaia di interventi chirurgici, in ambito sia ostetrico sia ginecologico. Negli ultimi anni ha posto principalmente la propria attenzione sulla chirurgia oncologica-ginecologica. Ha al suo attivo circa 500 pubblicazioni, dedicate soprattutto ai problemi della contraccezione, dell’aborto volontario e della oncologia ginecologica, ma anche della gravidanza e della menopausa, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, relazioni a congressi nazionali e internazionali, e alcuni volumi. È stato Direttore Scientifico della edizione italiana della rivista specialistica “Current Obstetrics & Gynecology” dal 1992 al dicembre 2006. Per molti anni è stato Presidente nazionale dell’UICEMP (www.uicemp.org), una associazione di consultori privati (CEMP), che è federata alla IPPF (International Planned Parenthood Federation) (www.ippf.org), la più grande organizzazione non governativa mondiale dedicata ai problemi della salute riproduttiva. Per molti anni è stato nel Consiglio mondiale e in quello europeo della IPPF. È membro del Consiglio nazionale dell’AOGOI (Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani), di cui è segretario regionale per il Trentino-Alto Adige. È stato per il triennio 2005-2007 consigliere nel Direttivo nazionale della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) ed è stato eletto tesoriere della SIGO per il triennio 2008-2010. È Presidente della SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione), che è stata fondata nel luglio 2006. È Direttore scientifico della rivista “Contraccezione Sessualità Salute Riproduttiva”, organo ufficiale della SMIC. È membro di varie organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali. Per il periodo 2012-2016 è stato eletto nel Board of Directors della ESC (European Society of Contraception). Nel giugno 2012 è socio fondatore dell’ECEC (European Consortium for Emergency Contraception), ed è nominato nel ECEC Board.