DOMANDA
Mio padre aveva un fastidio allo stomaco persistente. È andato a fare una gastroscopia e gli hanno trovato un tumore. Gli è stato asportato tutto lo stomaco e ora sta bene. Mi sento un po’ in ansia se penso che anch’io potrei ammalarmi un giorno di questo tumore per familiarità, oppure io ho lo stesso rischio di qualsiasi altra persona? Ho anche l’Helicobacter pylori e lo sto curando. Vorrei sapere che danni può portarmi questa infezione, di cosa si tratta e se dopo averlo curato potrebbe ritornare.
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Samanta Mazzocchi, Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
La familiarità per neoplasia gastrica è un fattore di rischio, infatti chi ha un parente di primo grado affetto da tale neoplasia presenta un rischio maggiore di 2-3 volte di sviluppare lo stesso rispetto alla popolazione generale. In tal caso è indicata una sorveglianza endoscopica stretta, appunto per prevenire l’insorgenza di neoplasia gastrica. Altro fattore di rischio è l’infezione da Helicobacter pylori, batterio causa di gastrite, ulcere ed evoluzione in neoplasia gastrica. Necessita quindi di terapia specifica e rivalutazione dopo la terapia antibiotica per confermare la corretta eradicazione dato che possono esserci ceppi resistenti. È anche segnalata la reinfezione, quindi occorre, se sintomatico, la nuova ricerca e, in questi casi, una nuova terapia antibiotica.
Samanta Mazzocchi
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 2002 presso l’Università degli Studi di Pavia. Ha operato come studente interna e poi come specializzanda presso l’Istituto di Medicina Interna del Policlinico IRCCS San Matteo di Pavia, dove nel 2008 ha conseguito il diploma di Specializzazione in "Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva".
Dal 2009 presta servizio presso l’U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’IRCCS Policlinico di San Donato Milanese. Dal 2013 opera come dirigente medico presso l’UO di Medicina dell’Ospedale di Castel San Giovanni, Azienda Ospedaliere di Piacenza, in qualità di Medico Gastroenterologo, occupandosi sia dell’ambulatorio di gastroenterologia sia di endoscopia digestiva.
Ha partecipato a diversi corsi e congressi di aggiornamento ed è coautrice di pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali.
Nel febbraio 2004 ha partecipato a Bologna al “Corso residenziale di addestramento sulle metodiche di studio della motilità gastro-intestinale”.
Nel maggio 2008 è stata relatrice al Corso “Screening, inquadramento e trattamento delle disfagie neurogene” a Pavia con una relazione sul Ruolo della manometria esofagea.
Nel novembre 2009 è stata relatrice al Corso “Se il freddo fa diventare la mani blu”, a Grumello del Monte (BG) con la relazione “le complicanze gastroenteriche e terapia”.
Nel Marzo 2010 è stata relatrice al Simposio di Chirurgia Colorettale funzionale dal titolo “Le disfunzioni del pavimento pelvico”, presso il Policlinico San Donato Milanese.