DOMANDA
Sono un uomo di 42 di anni. Un mese fa ho eseguito un tampone uretale e nell'esame colturale sono risultate alcune cellule epitetali, rari leuocociti e alcune colonie di Haemophilus parahaemolyticus. Non ho bruciori, né perdite di pus o sangue. Il medico diceva che questi batteri si posso trasmettere anche per via area, ma non di non preoccuparmi; l'assenza di altri sintomi fa presumere che sia tutto normale e mi ha consigliato di ripetere l’esame. Nel caso si confermasse la presenza di questi batteri questo può dare problemi nei rapporti sessuali completi e orali? Il contatto con lo sperma attraverso le mani o sulla pelle può trasmettere i batteri alla mia compagna? In attesa di ripetere il tampone è possibile avere rapporti sessuali senza preservativo?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Mario Maggi, Andrologo e sessuologo
È noto che i batteri sono presenti ovunque nell'ambiente e sulla superficie corporea. Perché si realizzi un'infezione sono necessarie specifiche condizioni, che includono la capacità infettante del batterio e le condizioni dell'organismo offeso. Nel caso specifico, sarebbe utile conoscere il numero di unità formanti colonie della coltura (urinocoltura? spermiocoltura?) positiva riportata. Inoltre, dato il quadro clinico asintomatico e le caratteristiche del batterio menzionato, può essere utile ripetere gli esami eseguiti per escludere contaminazioni. Al momento, non suggerisco precauzioni particolari. Utile consultare un andrologo se dovessero comparire segni/sintomi di infezione.
Mario Maggi
Andrologo e sessuologo
Dal 2000 è Professore Ordinario di Endocrinologia, Facoltà di Medicina, Università di Firenze.
Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Firenze, si è specializzato in Endocrinologia nella stessa Università. Tra il 1985 e il 1986 è stato Ricercatore ospite presso il Laboratory of Theoretycal and Physical Biology, NICHD dell’NIH, a Bethesda (Usa) e dal 1986 al 1990 ha lavorato come Medico specialista presso l’Unità di Endocrinologia dell’Università di Firenze. Dal 1992 al 1994 ha ricoperto il ruolo di Professore di Endocrinologia presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Pisa e dal 1992 al 2004 presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Firenze. Nel 1993 è stato Assistente Medico presso l’unità di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera Careggi e dal 1993 al 2000 Aiuto Medico, Dirigente I Livello presso l’Unità di Andrologia della medesima Azienda. Dal 1993 al 2004 Professore di Andrologia presso la Scuola di Specializzazione di Ostetricia e Ginecologia, Università di Firenze e da 1996 al 2000 Professore di Andrologia presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia, Università di Brescia. Dal 2005 è Direttore S.O.D. Medicina della Sessualità e Andrologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Firenze.
Ha al suo attivo più di 240 pubblicazioni, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, la redazione di capitoli inerenti la riproduzione umana e la medicina della sessualità su svariati libri e diverse relazioni a congressi nazionali e internazionali.
Da anni si occupa di Andrologia e Medicina della sessualità (http://www.andrological.org/ http://www.ilmiodono.it/it/organizzazioni/?id_organizzazione=84).
È Editor associato per il “Journal of Sexual Medicine” e l’“Acta Physiologica Scandinava” ed è nel Board scientifico dell’“International Journal of Endocrinology”.
È membro di numerose società scientifiche, quali Endocrine Society; European Academy of Andrology; European Society for Sexual Medicine; Società Italiana di Endocrinologia; Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità; Società Italiana Sessuologia Scientifica. Dal 2010 è segretario della European Academy of Andrology e coordina l’attività regionale della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità. È chairman del Comitato di Endocrinologia delle disfunzioni sessuali maschili del ISSM Standard's Committee.