DOMANDA
ho effettuato una gastro in seguito a dolori alla bocca dello stomaco: l' esame endoscopico ha rilevato una lieve iperemia nella zona antrale ma priva di lesioni e la diagnosi è gastrite di grado lieve inattiva nell’antro e gastrite cronica grado lieve nel fondo assente in entrami i casi il batterio. Mi chiedevo se è curabile e se non mi possa creare problemi in seguito con altre complicazioni: ho letto che la gastrite del fondo può essere collegata alla gastrite di tipo a autoimmune e mi ha un po' preoccupata visto le conseguenze che puo portare .
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Samanta Mazzocchi, Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
La gastrite di origine autoimmune o gastrite cronica atrofica (GCA) è un quadro istopatologico caratterizzato da infiammazione cronica della mucosa gastrica con scomparsa delle cellule ghiandolari gastriche.
Le due principali cause di gastrite atrofica sono: l’infezione da Helicobacter pylori (GCA tipo B) è la forma più comune ed è un processo multifocale localizzandosi sia all’antro che al corpo e fondo, la forma autoimmune (GCA tipo A) coinvolge solo il corpo e fondo dello stomaco, associata alla presenza di APCA ed anticorpi anti-fattore intrinseco e quindi carenza di vitamina B12 con anemia.
Pertanto, oltre alla sede e localizzazione della atrofia o metaplasia intestinale (esame istologico), per fare diagnosi occorre correlare con i dati laboratoristici (ricerca HP, presenza di autoanticorpi, anemia, carenza di vitamina B12).
La terapia consiste oltre che nell’utilizzo di sintomatici ed inbitori di pompa protonica, anche nella eliminazione della causa (HP) o nel trattamento delle carenze nutrizionali (vitamina B 12).
Per quanto riguarda la sua diagnosi istologica non presenta metaplasia intestinale, non presenta aree di atrofia, non è presente attualmente l’elicobacter pylori. Non ci sono sufficienti dati per poter parlare di GCA. Si tratta di un quadro di gastrite cronica inattiva lieve, per la quale il trattamento prevede alcalinizzanti e farmaci soppressori dell’acidità gastrica.
Samanta Mazzocchi
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 2002 presso l’Università degli Studi di Pavia. Ha operato come studente interna e poi come specializzanda presso l’Istituto di Medicina Interna del Policlinico IRCCS San Matteo di Pavia, dove nel 2008 ha conseguito il diploma di Specializzazione in "Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva".
Dal 2009 presta servizio presso l’U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’IRCCS Policlinico di San Donato Milanese. Dal 2013 opera come dirigente medico presso l’UO di Medicina dell’Ospedale di Castel San Giovanni, Azienda Ospedaliere di Piacenza, in qualità di Medico Gastroenterologo, occupandosi sia dell’ambulatorio di gastroenterologia sia di endoscopia digestiva.
Ha partecipato a diversi corsi e congressi di aggiornamento ed è coautrice di pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali.
Nel febbraio 2004 ha partecipato a Bologna al “Corso residenziale di addestramento sulle metodiche di studio della motilità gastro-intestinale”.
Nel maggio 2008 è stata relatrice al Corso “Screening, inquadramento e trattamento delle disfagie neurogene” a Pavia con una relazione sul Ruolo della manometria esofagea.
Nel novembre 2009 è stata relatrice al Corso “Se il freddo fa diventare la mani blu”, a Grumello del Monte (BG) con la relazione “le complicanze gastroenteriche e terapia”.
Nel Marzo 2010 è stata relatrice al Simposio di Chirurgia Colorettale funzionale dal titolo “Le disfunzioni del pavimento pelvico”, presso il Policlinico San Donato Milanese.