Frattura scomposta malleolo peroneale

DOMANDA

Volevo qualche informazione. Il 27/4, a seguito di una brutta caduta, sono stata operata per una frattura scomposta malleolo peroneale, con applicazione di viti e placca. Attualmente cammino con una stampella, pratico ogni mattino e ogni pomeriggio 10 minuti di ginnastica (suggerita dal fisioterapista) e 15 minuti (solo al mattino) di cyclette, 2 volte al giorno applico sulla ferita una pomata elasticizzante. Vorrei sapere: è normale che la caviglia e il dorso del piede siano solo leggermente gonfi al mattino e notevolmente di più alla sera? A settembre pensavo di fare ginnastica posturale è una buona idea? Infine, dato che devo dimagrire parecchio, questa ginnastica è utile oppure cosa posso aggiungere e da quando?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Elena Boccalandro, Terapista della Riabilitazione, Dottore in Osteopatia

Poiché la caviglia è stata immobilizzata per lungo tempo a causa della frattura scomposta e el conseguente intervento chirurgico, nella fase di recupero post operatorio è normale che il piede sia un po' gonfio ed è altrettanto normale che sia più gonfio la sera. Questo accade perché i muscoli non sono ancora abbastanza elastici per ripristinare completamente la mobilità articolare della caviglia.
Inoltre la cicatrice funge da ulteriore elemento costrittivo e va assolutamente trattata con scollamenti e mobilizzazioni del tessuto il più precocemente possibile e per tutto il periodo di recupero articolare. L'utilizzo di una pomata elasticizzante favorisce questo processo. È quindi il ripristino completo e combinato dei muscoli, dell'articolazione e della cicatrice che favoriscono il ritorno venoso e il riassorbimento dell'edema che, altrimenti, si deposita a livello del collo del piede o attorno alla caviglia. In questi casi è fondamentale insistere sul ripristino rapido dell'articolazione tibio-tarsica con manipolazioni fasciali che coinvolgano tutto l'arto inferiore. Si prosegue con esercizi di carico parziale che gradualmente diventeranno di carico completo con l'abbandono totale delle stampelle. A questo punto vengono insegnati gli esercizi propriocettivi che hanno lo scopo di stimolare e "risvegliare" i recettori dei piedi che ci permettono di mantenere l'equilibrio. Solo seguendo questo iter è possibile impostare correttamente il cammino senza che venga perturbato da vizi posturali. La ginnastica posturale ha lo scopo di mantenere o ripristinare una postura corretta. Per postura s'intende la strategia messa in atto dal corpo per stare in posizione eretta in modo "economico" (non deve consumare troppa energia)
"condìfortevole"(non deve fare fatica), "armonico"(deve farlo in modo funzionale).
Detto questo credo che affacciarsi a una disciplina che sia capace di coinvolgere tutti i gruppi muscolari e sappia, attraverso esercizi mirati, ripristinare la funzionalità del corpo nella sua globalità sia un ottima idea! Purtroppo non credo sia sufficiente per per perdere peso. Il movimento deve essere fatto costantemente tutti i giorni con ginnastica aerobica (bicicletta, camminata, nuoto) e deve essere abbinato a una dieta ipocalorica pianificata dallo specialista alla luce delle problematiche in essere. Meglio cominciare il programma di ginnastica aerobica quando si è risolto il problema a livello della caviglia.

Elena Boccalandro
Terapista della Riabilitazione, Dottore in Osteopatia
Diplomata in Terapia della Riabilitazione nell’anno 1993/94 e Dottore in Osteopatia dal 1999, è regolarmente iscritta al Registro Osteopati Italiani.
Dal 1994 lavora in qualità di libera professionista.
Ha prestato servizio presso il “Centro Emofilia e Trombosi Angelo Bianchi Bonomi” dell’Ospedale Maggiore di Milano da luglio 1992 a luglio 1993. Dal 1994 fino a marzo 2002 è stata impegnata con incarico libero-professionale in qualità di fisioterapista, presso il Day-Hospital del Pio Albergo Trivulzio.
Si è classificata prima al concorso pubblico per fisioterapisti indetto il 10 marzo 2003 presso il Pio Albergo Trivulzio.
Ha partecipato all’evento formativo pluriennale (2006-2007, 2007- 2008) di “scuola di posturologia integrata” tenutosi a Roma.
Ha vinto il premio nella sessione Caregiver’s Education Award con il seguente progetto: “Analisi posturale e trattamento fasciale in pazienti affetti da artropatia emofilia: studio con gruppo di controllo”.
È stata relatrice in numerosi congressi scientifici e corsi di formazione
professionale.
Ha redatto il capitolo “Rieducazione neuromotoria di gruppo” all’interno del libro ”Parkinson” della dottoressa E.Hartmann.

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