Gambe stanche e pesanti: con il caldo il fenomeno può accentuarsi. Accade soprattutto quando si resta a lungo in piedi o seduti. Ecco che cosa fare.
La ragione del disagio alle gambe, soprattutto quando fa caldo o si assume per molto tempo la medesima posizione, sta nel fatto che la muscolatura delle gambe non riceve sufficiente sangue, e quindi ossigeno, per mantenersi attiva.
Le problematiche legate all'insufficienza venosa riguardano oltre il 55% delle donne italiane, giovani tra i 35 e i 40 anni e signore attorno ai 60. Ma a questi disturbi si può ovviare, con alcuni accorgimenti.
Contrastare la stasi venosa
La prima regola per limitare l'inconveniente è non rimanere troppo a lungo nella stessa posizione. La stasi venosa che ne conseguirebbe, infatti, potrebbe provocari edemi, cioè gonfiori, soprattutto alle caviglie.
Il consiglio è camminare per almeno mezz'ora al giorno, con calzature comode. A ogni passo, infatti, una certa quantità di sangue viene spinta verso l'alto dal movimento del piede e dalla contrazione dei polpacci.
Alcune rimedi fitoterapici sono indicati per la prevenzione e il trattamento di disturbi della circolazione in quanto contribuiscono a mantenere integri vasi sanguigni e tessuti connettivali.
Si tratta della Centella, del Ginko biloba e dell'Escina. Prima dell'assunzione, chiedere però sempre il parere del medico.
Attenzione soprattutto in volo
Durante un viaggio aereo la pelle tende a disidratarsi, è possibile soffrire di improvvisi mal di testa, ma a risentire sono in particolare le gambe, che tendono a gonfiarsi.
È buona regola, durante un volo aereo, indossare abiti comodi e scarpe basse e che non stringano le caviglie. Terminate le formalità al check in, passeggiate un po' in aereoporto prima dell'imbarco.
Pronti a partire? La cintura di sicurezza non deve stringere. E poi, meglio evitare alcolici e caffè, prediligendo acqua, da bere a piccoli sorsi e spesso.
Se il viaggio è di parecchie ore, sgranchitevi le gambe e alzatevi almeno ogni 2 ore. Ogni tanto, far ruotare le caviglie. E non sedetevi mai con le gambe accavallate. Esercitatevi con la "marcia sul posto": alzate bene le ginocchia come se marciaste.
Una volta atterrati, muovetevi lentamente e camminate con calma. Se possibile, trovate un sedile e usate la valigia o altro per tenere le gambe un po' sollevate.
Esercizi salva gambe
A destinazione, dopo un lungo viaggio aereo, così come alla fine di una giornata di giri turistici o di incontri di lavoro, è bene trovare sempre quei 10 minuti necessari per qualche esercizio salva gambe.
Riattivano la circolazione movimenti pressori alternati punta tallone, meglio se scalzi, anche da seduti.
Seduti con la schiena appoggiata a una parete, divaricare e richiudere le gambe, avendo cura di tendere le punte dei piedi.
A pancia in giù, piegare e stendere le gambe in modo alternato. La gamba che viene sollevata avrà la punta del piede tesa, quella che resta a terra, a martello.
Supini, le gambe sollevate: effettuare piccoli movimenti a forbice, incrociando all'altezza delle caviglie.
Infine, a letto, divertirvi a guardarvi i piedi con le gambe sollevate, facendoli ballare, meglio se la musica c'è davvero.