DOMANDA
Soffro di ernia iatale. Ho già fatto due endoscopie e diverse visite specialistiche, ma nessuna risolutiva. La mia dieta è triste. Mattino: cereali, pavesini e caffelatte. mezzogiorno: pasta in bianco con olio di oliva, insalata e frutta, Sera: verdura cotta, pesce al vapore o bresaola, una mela. Faccio molto sport: corsa, nuoto e bicicletta. Assumo omeoprazolo quando i sintomi sono pià fastidioisi. Non bevo, non fumo. Di giorno non ho grossi problemi salvo rari periodi di fitte acute. Il problema è di notte: se anche prendo omeoprazolo dormo malissimo per gonfiore, aria e pessima digestione sino al mattino. Che fare?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Samanta Mazzocchi, Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
Le consiglio di mantenere una terapia continuativa con omeprazolo, ma per il disturbo che riferisce occorre aggiungere un farmaco procinetico, utilizzato in presenza di ernia jatale, (es. levosulpiride o domperidone) da assumere almeno 20 minuti prima dei pasti principali per migliorare la motilità del primo tratto digerente e quindi la digestione. Se avesse beneficio potrebbe anche variare la sua dieta, facendo comunque attenzione alle norme che penso già conosca: evitare cibi grassi, pasti abbondanti, spezie, menta, caffè e cioccolato, e non coricarsi subito dopo il pasto.
Samanta Mazzocchi
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 2002 presso l’Università degli Studi di Pavia. Ha operato come studente interna e poi come specializzanda presso l’Istituto di Medicina Interna del Policlinico IRCCS San Matteo di Pavia, dove nel 2008 ha conseguito il diploma di Specializzazione in "Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva".
Dal 2009 presta servizio presso l’U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’IRCCS Policlinico di San Donato Milanese. Dal 2013 opera come dirigente medico presso l’UO di Medicina dell’Ospedale di Castel San Giovanni, Azienda Ospedaliere di Piacenza, in qualità di Medico Gastroenterologo, occupandosi sia dell’ambulatorio di gastroenterologia sia di endoscopia digestiva.
Ha partecipato a diversi corsi e congressi di aggiornamento ed è coautrice di pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali.
Nel febbraio 2004 ha partecipato a Bologna al “Corso residenziale di addestramento sulle metodiche di studio della motilità gastro-intestinale”.
Nel maggio 2008 è stata relatrice al Corso “Screening, inquadramento e trattamento delle disfagie neurogene” a Pavia con una relazione sul Ruolo della manometria esofagea.
Nel novembre 2009 è stata relatrice al Corso “Se il freddo fa diventare la mani blu”, a Grumello del Monte (BG) con la relazione “le complicanze gastroenteriche e terapia”.
Nel Marzo 2010 è stata relatrice al Simposio di Chirurgia Colorettale funzionale dal titolo “Le disfunzioni del pavimento pelvico”, presso il Policlinico San Donato Milanese.