DOMANDA
Mio padre di 85 anni assume il Ginkgo (1 cps al dì al risveglio) per migliorare il microcircolo cerebrale. Temo però che 1 cps sia insufficiente. Giorni fa ha fatto strane domande a mio fratello: “Sei mio padre?” “Chi sono?”. Ho notato che ad alcuni pazienti lei ha consigliato l’assunzione di 1 o 2 capsule di Ginkgo. Sulla confezione del Ginkgo che assume mio padre leggo: “Assumere 1 cps al mattino al risveglio”. Tuttavia, nel caso descritto non sarebbe opportuno aumentare la dose di Ginkgo? Inoltre, presentando gonfiori a piedi e caviglie (quasi impercettibili al risveglio ma notevoli a sera quando la temperatura è elevata) vorrei sapere se potrebbe servirgli l’ortosifon considerando che ha tendenzialmente ipotensione.
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Antonello Sannia, Endocrinologo, docente di Fitoterapia
Dato il caso di suo padre vale la pena provare ad aumentare il dosaggio del Ginkgo a 2 cps al giorno, 1 al mattino al risveglio e 1 a metà pomeriggio. In questo modo l'effetto dovrebbe essere nettamente migliore. L'ortosifon può essere utile come diuretico/depurativo naturale, alla dose di 1 cps al mattino al risveglio e 1 cps a metà pomeriggio, da prendere assieme al Ginkgo. Può continuare la cura cronicamente.
Antonello Sannia
Endocrinologo, docente di Fitoterapia
Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1978 e la Specializzazione in Endocrinologia nel 1981 presso l’Università di Genova.
Nella prima metà degli anni 80 ha frequentato a più riprese corsi di perfezionamento in Fitoterapia in Francia.
Attualmente è docente al corso di perfezionamento in fitoterapia presso le Università di Siena e di Pavia, è membro della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e svolge la sua attività libero professionale in alcuni Centri Medici Specialistici in Piemonte, dove coordina un gruppo di ricerca clinica nel settore fitoterapico in collaborazione con altri colleghi.
Ha pubblicato svariati articoli scientifici sulla fitoterapia sulla rivista Acta Phytotherapeutica, organo ufficiale della SIFIT (Società Italiana di Fitoterapia) e su altre riviste scientifiche internazionali.
Collabora con alcune testate giornalistiche (Corriere Salute e altri) per la stesura e la validazione di articoli inerenti la fitoterapia. Effettua inoltre consulenza scientifica nel settore industriale farmaceutico rivolto alla fitoterapia.
È Presidente della Società Italiana di Medicina naturale (SIMN), fondazione a carattere scientifico per la formazione fitoterapica dei medici e dei farmacisti, per la ricerca clinica in fitoterapia e per la farmacovigilanza nel settore fitoterapico.
È membro del progetto Phytonet, che è un progetto di ricerca sugli isoflavoni di soia finanziato dalla Comunità Europea.
Ha svolto e svolge numerosi corsi di fitoterapia scientifica per farmacisti, medici pediatri e medici di medicina generale nell’ambito del programma ECM del Ministero della Salute.