Per proteggere la salute della schiena esistono alcune regole universalmente valide, che tutti dovrebbero conoscere e applicare.
Muoversi sempre, nel modo giusto
La prima è praticare attività fisica moderata e regolare. Fatta eccezione per i momenti di maggior dolore di un attacco di lombalgia acuto, il movimento è la più efficace arma preventiva e la migliore soluzione contro il mal di schiena.
Naturalmente, non si devono compiere sforzi, né movimenti a rischio: basta camminare mezz’ora o un’ora al giorno di buon passo quando si sta bene e cercare di passeggiare spesso per brevi tratti quando la situazione è un po’ meno rosea.
L’ascensore va dimenticato: se i piani da salire o scendere non superano i 3-4, per il bene della schiena è preferibile farli a piedi.
In questo modo, sarà facile anche tenere sotto controllo il peso corporeo che, se in eccesso, rappresenta una delle principali cause di lombalgia e dolori articolari.
Bilanciare i pesi e non stressare la colonna
Mentre ci si muove si dovrebbe essere liberi da pesi, ma ciò non è evidentemente sempre possibile. Per non danneggiare la schiena mentre si trasportano le buste della spesa, la borsa con il computer o l’esito di un corposo pomeriggio di shopping, è importante suddividere i pesi e bilanciarli bene su entrambe le braccia.
Questo vale anche per bambini e adolescenti che vanno a scuola: zaino ancorato a entrambe le spalle se i kg lo consentono, altrimenti ben venga il trolley.
Altra regola: indossare scarpe comode, perché ciò permette di effettuare movimenti più corretti e di mantenere posture più fisiologiche, evitando di trasmettere stimoli impropri alla colonna vertebrale e alla muscolatura che la sostiene.
A riguardo, va precisato che a sostenere la schiena non sono soltanto i muscoli paravertebrali, dorsali e lombari, ma soprattutto quelli addominali: quindi, meglio tenersi allenati anche su questo fronte.
Sempre in tema di movimenti corretti, è fondamentale ricordare di non piegare la schiena quando si devono raccogliere oggetti da terra (soprattutto se non leggerissimi), ma abbassarsi e alzarsi flettendo le ginocchia.
Piccoli accorgimenti per stare seduti
Le altre regole anti-mal di schiena riguardano soprattutto il modo in cui si sta seduti o sdraiati.
In particolare, si deve: dotarsi di sedie rigide, con braccioli e schienale sagomato, su cui scaricare il peso delle braccia e della schiena mentre si studia o lavora; in automobile, il sedile va regolato in modo da poter guidare con ginocchia e gomiti semi-flessi, sedendosi bene in fondo e appoggiando completamente la schiena allo schienale; sia in automobile sia su divano e poltrone di casa (specie se morbide) va applicato un supporto lombare per garantire una postura fisiologica a questa zona della colonna vertebrale particolarmente a rischio.
Qualunque attività si stia svolgendo, bisogna poi ricordare che la monotonia è nemica della schiena.
Quindi se si deve stare seduti per diverse ore è necessario alzarsi ogni tanto a camminare un po’ (bastano pochi minuti), e lo stesso va fatto se si deve stare in piedi fermi a lungo: ne beneficerà anche la circolazione periferica.
Per finire, ovunque ci si trovi e in qualunque circostanza, attenzione ad aria condizionata e colpi d’aria: basta un attimo e il mal di schiena è assicurato.
Un rimedio naturale e discreto
Se il suddetto colpo di freddo tradisce o se, nonostante il rispetto di tutte le buone regole citate, il mal di schiena compare, per attenuarlo in modo naturale e senza assumere farmaci si può sfruttare il calore.
Oltre alla classica e poco pratica borsa dell’acqua calda, per riscaldare la zona interessata dal dolore, oggi, sono disponibili fasce autoriscaldanti sagomate, sottili e invisibili sotto i vestiti, da applicare direttamente sulla pelle.
Mentre si lavora, si cammina, si va al cinema, le fasce autoriscaldanti liberano calore per otto ore, riducendo le sollecitazioni dolorose sulle fibre nervose e attenuando eventuali contratture muscolari.
Inoltre, aumentando la circolazione sanguigna, favoriscono l’eliminazione delle tossine e dei radicali liberi prodotti dal processo infiammatorio, coadiuvando la guarigione.
Fasce analoghe, di diverse forme e dimensioni, esistono anche per attenuare il dolore articolare che può comparire a livello di collo, spalle e polso.