DOMANDA
Vorrei sapere se il fatto che mio marito è diabetico di tipo 1 insulino-dipendente da circa 12 anni può essere causa dei problemi di fertilità che abbiamo riscontrato. Stiamo provando ad avere un figlio da 4 mesi e ancora nessun risultato. Io seguo regolarmente le visite ginecologiche e non ho alcun problema che possa incidere sulla mia fertilità. Ho ovulazioni regolari. Utilizzo test di ovulazioni ogni mese per identificare i giorni migliori per concepire. Ma ancora niente. Temiamo che il diabete abbia interferito sulla sua fertilità. Premetto che abbiamo lui 34 e io 26 anni e che non abbiamo altri problemi di salute.
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Mario Maggi, Andrologo e sessuologo
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce l’infertilità come l’incapacità della coppia a ottenere un concepimento nonostante rapporti sessuali regolari e non protetti in un arco di tempo pari a 12-24 mesi. Dunque sulla base di un criterio temporale, l’iter diagnostico della coppia infertile non deve cominciare prima che la coppia abbia tentato di ottenere una gravidanza per almeno 12 mesi, a meno che uno dei due partner non sia affetto da patologie che possono causare infertilità. Il diabete mellito tipo 1 può costituire un problema laddove non risulti un adeguato compenso glico-metabolico e/o vi siano complicanze croniche o altre patologie autoimmuni associate. Quindi al fine di escludere l’ipotizzato “fattore maschile” alla base dell’infertilità ritengo opportuna un’adeguata valutazione andrologica (esame obiettivo, spermiogramma, eventuali dosaggi ormonali, valutazione della frequenza coitale, turbe erettive e/o eiaculatorie ecc.). Tuttavia ribadisco che l’infertilità è un problema di coppia e, almeno inizialmente, richiede una valutazione di entrambi i partner. La giovane età costituisce senza dubbio un punto a vostro favore.
Mario Maggi
Andrologo e sessuologo
Dal 2000 è Professore Ordinario di Endocrinologia, Facoltà di Medicina, Università di Firenze.
Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Firenze, si è specializzato in Endocrinologia nella stessa Università. Tra il 1985 e il 1986 è stato Ricercatore ospite presso il Laboratory of Theoretycal and Physical Biology, NICHD dell’NIH, a Bethesda (Usa) e dal 1986 al 1990 ha lavorato come Medico specialista presso l’Unità di Endocrinologia dell’Università di Firenze. Dal 1992 al 1994 ha ricoperto il ruolo di Professore di Endocrinologia presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Pisa e dal 1992 al 2004 presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia dell’Università di Firenze. Nel 1993 è stato Assistente Medico presso l’unità di Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera Careggi e dal 1993 al 2000 Aiuto Medico, Dirigente I Livello presso l’Unità di Andrologia della medesima Azienda. Dal 1993 al 2004 Professore di Andrologia presso la Scuola di Specializzazione di Ostetricia e Ginecologia, Università di Firenze e da 1996 al 2000 Professore di Andrologia presso la Scuola di Specializzazione di Endocrinologia, Università di Brescia. Dal 2005 è Direttore S.O.D. Medicina della Sessualità e Andrologia, Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Firenze.
Ha al suo attivo più di 240 pubblicazioni, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, la redazione di capitoli inerenti la riproduzione umana e la medicina della sessualità su svariati libri e diverse relazioni a congressi nazionali e internazionali.
Da anni si occupa di Andrologia e Medicina della sessualità (http://www.andrological.org/ http://www.ilmiodono.it/it/organizzazioni/?id_organizzazione=84).
È Editor associato per il “Journal of Sexual Medicine” e l’“Acta Physiologica Scandinava” ed è nel Board scientifico dell’“International Journal of Endocrinology”.
È membro di numerose società scientifiche, quali Endocrine Society; European Academy of Andrology; European Society for Sexual Medicine; Società Italiana di Endocrinologia; Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità; Società Italiana Sessuologia Scientifica. Dal 2010 è segretario della European Academy of Andrology e coordina l’attività regionale della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità. È chairman del Comitato di Endocrinologia delle disfunzioni sessuali maschili del ISSM Standard's Committee.