Internet è la prima fonte d’informazione, il ginecologo arriva soltanto in seconda battuta. Allarme bufale: ancora diffuse su blog e forum.
Hanno un dubbio sulla pillola o sul corretto uso del profilattico? Fanno prima a “interrogare” un motore di ricerca online che andare dal ginecologo.
Le giovani e soprattutto le giovanissime, secondo una ricerca presentata dalla Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) scelgono la Rete come luogo dove trovare notizie e informazioni sulla contraccezione.
Il 22% di loro si affida al dottor web, seguono a ruota la migliore amica (20%), il ginecologo (16%), l'insegnante (13%), il partner (12%) e il consultorio (11%).
Dati allarmanti, secondo i ginecologi italiani. Perché anche se in Italia le gravidanze indesiderate tra le giovanissime sono in calo, resta alta la preoccupazione per la qualità delle informazioni che si trovano in rete. Soprattutto nei blog e nei forum dove a creare i contenuti sono gli stessi utenti.
Falsi miti duri a morire
Molte delle 20-30enni italiane affermano infatti di essere cresciute circondate da falsi miti e pregiudizi sulla contraccezione.
Tra le bufale più diffuse ci sono quelle sul coito interrotto, secondo cui sarebbe un efficace metodo contraccettivo. Oppure il mito del “la prima volta non puoi restare incinta”.
Per venire incontro a questa mancanza di informazioni accreditate, la Sigo ha lanciato il nuovo minisito contraccezionesmart.sceglitu.it, dove ragazzi e ragazze possono trovare notizie utili su tutti i metodi a disposizione, compresi quelli più recenti.