DOMANDA
Il mio bambino ha 18 mesi e vorrei abituarlo a dormire nel suo lettino. Purtroppo gli abbiamo dato il brutto vizio del lettone perché ha avuto le coliche fino a 6 mesi e l'ho allattato al seno (per notti intere) fino a 12 mesi. Ma ora come fare a togliergli questa abitudine?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa
L'abitudine a dormire nel lettone è dura a finire. La scelta di rimandare il piccolo intruso nel suo lettino è di pertinenza della coppia di genitori. Quando decidete voi, si fa. Come ogni abitudine, si può cambiare: non è immediata, ovviamente, ci saranno rimostranze e pianti. Non si fa d'improvviso, dovrete accompagnare il bimbo nella sua cameretta e nel suo lettino, potrebbe succedere che dobbiate dormire un po' con lui nel nuovo ambiente, o almeno aspettare che si addormenti profondamente prima di lasciarlo. Poi arriverete anche a insegnargli ad addormentarsi da solo. Un passo alla volta, non tutto insieme. Comunque, se non siete voi a incoraggiarlo a cambiare abitudine, la richiesta di lasciare il lettone può venire anche dal bimbo: nessuno può dire quando.
Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.