DOMANDA
Ho 31 anni e sono alla 19a settimana di gravidanza. Ho provato a smettere di fumare ma senza grossi risultati. Volevo chiedere se la sigaretta elettronica poteva aiutarmi e naturalmente se fa male al mio bambino.
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Emilio Arisi, Ginecologo
Per smettere di fumare occorre semplicemente della buona volontà, uno strumento che tutti noi possiamo avere a disposizione. Vari sono i metodi di supporto per questa scelta. Tra i tanti ricordo i corsi effettuati dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, che ha sedi in ogni città. In gravidanza tutti sanno che il fumo fa male. Questo è dunque un momento importante per fare la scelta definitiva di smettere per il bene proprio, quello del figlio in grembo e quello di chi ci sta intorno. L'uso della sigaretta elettronica è sconsigliato in gravidanza per almeno due ragioni. La prima è che la sigaretta elettronica contiene comunque nicotina, anche se in quantità minore rispetto alle comuni sigarette. Per questo viene sconsiglata anche dalle ditte produttrici, che inseriscono questo avvertimento nel foglio di istruzioni che accompagna il prodotto. La seconda è che l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ne sconsiglia l'uso in generale, sia per la ragione appena detta, e cioè che contiene nicotina, sia perché emette un aerosol di sostanze e aromi la cui sicurezza non è certa, sia perché non è realmente dimostrata la sua capacità di disassuefare dal fumo.
Emilio Arisi
Ginecologo
Dal 1993 al 2010 è stato Direttore della U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Regionale “S. Chiara” di Trento dove, dall’inizio del 2002 è stato coordinatore del Dipartimento Materno-Infantile della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento. Attualmente esercita la sua attività ambulatoriale come libero-professionista a Carpi (Modena) e Trento. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Parma, si è specializzato in Ostetricia e Ginecologia nella stessa Università. Tra il 1969 ed il 1993 ha lavorato in vari ospedali (Carpi MO, Correggio RE, Policlinico Universitario di Modena, Suzzara MN, Guastalla RE). Ha effettuato migliaia di interventi chirurgici, in ambito sia ostetrico sia ginecologico. Negli ultimi anni ha posto principalmente la propria attenzione sulla chirurgia oncologica-ginecologica. Ha al suo attivo circa 500 pubblicazioni, dedicate soprattutto ai problemi della contraccezione, dell’aborto volontario e della oncologia ginecologica, ma anche della gravidanza e della menopausa, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, relazioni a congressi nazionali e internazionali, e alcuni volumi. È stato Direttore Scientifico della edizione italiana della rivista specialistica “Current Obstetrics & Gynecology” dal 1992 al dicembre 2006. Per molti anni è stato Presidente nazionale dell’UICEMP (www.uicemp.org), una associazione di consultori privati (CEMP), che è federata alla IPPF (International Planned Parenthood Federation) (www.ippf.org), la più grande organizzazione non governativa mondiale dedicata ai problemi della salute riproduttiva. Per molti anni è stato nel Consiglio mondiale e in quello europeo della IPPF. È membro del Consiglio nazionale dell’AOGOI (Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani), di cui è segretario regionale per il Trentino-Alto Adige. È stato per il triennio 2005-2007 consigliere nel Direttivo nazionale della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) ed è stato eletto tesoriere della SIGO per il triennio 2008-2010. È Presidente della SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione), che è stata fondata nel luglio 2006. È Direttore scientifico della rivista “Contraccezione Sessualità Salute Riproduttiva”, organo ufficiale della SMIC. È membro di varie organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali. Per il periodo 2012-2016 è stato eletto nel Board of Directors della ESC (European Society of Contraception). Nel giugno 2012 è socio fondatore dell’ECEC (European Consortium for Emergency Contraception), ed è nominato nel ECEC Board.