Il reflusso non è altro che la risalita del contenuto dello stomaco nell'esofago. Viene definito acido perché il contenuto gastrico è costituito anche da acido cloridrico, un elemento fondamentale per la digestione degli alimenti. In genere la risalita del contenuto dello stomaco nell'esofago è impedito dalla presenza di una valvola tra i due organi, chiamata cardias, che si richiude subito dopo il passaggio del cibo verso il basso. Tuttavia può succedere che questa valvola non si chiuda perfettamente e che, quindi, consenta a quanto è stato ingerito di ripercorrere la strada al contrario. Esistono, poi, dei fattori predisponenti a questo disturbo, come pasti troppo abbondanti o pesanti, che rallentano la digestione, il fumo, gli alcolici e i cibi piccanti o speziati. Per curare il reflusso gastroesofagèo, i farmaci più usati sono gli inibitori di pompa protonica, come per esempio l’omeprazolo, che bloccano la secrezione di acido cloridrico a livello dello stomaco, riportandolo a livelli normali.
Se vuoi saperne di più sulle terapie del reflusso gastroesofageo leggi {article|621|questo articolo.}