Celiachia che non risponde alla dieta

DOMANDA

Ho 28 anni, alta 1,65 cm per 48 kg. 
Ho mal di stomaco da 4 anni: dopo mangiato si gonfia e mi fa male, ho la sensazione di non riuscire a digerire, sono anemica, ho avuto problemi di amenorrea per 2 volte e orticaria, spesso con prurito alle orecchie o labbra dopo mangiato, e "brufoli" sul viso.
 Ultimamente dopo mangiato oltre a gonfiarsi lo stomaco mi fa male la testa, ho stanchezza e mi sento come un tremolio nelle braccia e nelle gambe. Il mese scorso ho fatto gli esami del sangue per la celiachia e sono risultata positiva. Ho iniziato subito la dieta senza glutine. La prima settimana è andata benissimo, lo stomaco si era sgonfiato, niente più mal di testa. Da 2 settimane sono tornati i sintomi anche se mangio senza glutine e faccio fatica a digerire quasi tutto. È normale?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Samanta Mazzocchi, Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva

La dieta gluten free nella malattia celiaca determina, nella maggioranza dei casi, miglioramento dei sintomi presenti alla diagnosi. Una minoranza di celiaci non risponde alla dieta continuando ad avere disturbi. Questa condizione viene definita “Celiachia non responder”, condizione clinica che necessita di trattamento più aggressivo e più attenta sorveglianza. I casi di non responder derivano da varie cause. La prima, può essere una diagnosi inziale non corretta, pertanto in caso di mancata risposta alla dieta vanno ben rivalutati i dati diagnostici. Una delle cause più frequenti può essere semplicemente introduzione involontaria nella dieta di glutine, in questo caso occorre molta attenzione alla dieta quotidiana per capire dove può esserci il problema. Inoltre la persistenza di disturbi nonostante una dieta appropriata è la concomitante presenza di patologie funzionali non indagate, come la sindrome del colon irritabile, intolleranza al lattosio, contaminazione batterica dell’intestino tenue, l’insufficienza pancreatica esocrina. Tutte condizioni cliniche da indagare con test appropriati e trattabili con terapia specifica. Solo dopo aver indagato ed escluso tutto ciò, è possibile parlare di “malattia celiaca refrattaria”

Samanta Mazzocchi
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 2002 presso l’Università degli Studi di Pavia. Ha operato come studente interna e poi come specializzanda presso l’Istituto di Medicina Interna del Policlinico IRCCS San Matteo di Pavia, dove nel 2008 ha conseguito il diploma di Specializzazione in "Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva".
Dal 2009 presta servizio presso l’U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’IRCCS Policlinico di San Donato Milanese. Dal 2013 opera come dirigente medico presso l’UO di Medicina dell’Ospedale di Castel San Giovanni, Azienda Ospedaliere di Piacenza, in qualità di Medico Gastroenterologo, occupandosi sia dell’ambulatorio di gastroenterologia sia di endoscopia digestiva.
Ha partecipato a diversi corsi e congressi di aggiornamento ed è coautrice di pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali.
Nel febbraio 2004 ha partecipato a Bologna al “Corso residenziale di addestramento sulle metodiche di studio della motilità gastro-intestinale”.
Nel maggio 2008 è stata relatrice al Corso “Screening, inquadramento e trattamento delle disfagie neurogene” a Pavia con una relazione sul Ruolo della manometria esofagea.
Nel novembre 2009 è stata relatrice al Corso “Se il freddo fa diventare la mani blu”, a Grumello del Monte (BG) con la relazione “le complicanze gastroenteriche e terapia”.
Nel Marzo 2010 è stata relatrice al Simposio di Chirurgia Colorettale funzionale dal titolo “Le disfunzioni del pavimento pelvico”, presso il Policlinico San Donato Milanese.

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