Breath test con substrato di glucosio

DOMANDA

Ho quasi 17 anni. Oggi ho fatto il ''breath test per colonizzazione batterica anomala (glucosio)''. Il primo valore era 4, poi sono aumentati sempre di più e il valore maggiore è stato 9. Con questo test si può anche risalire alla presenza di Helicobacter pylori? I valori sono nella norma? Dopo aver bevuto il liquido a base di glucosio, ho avvertito una sensazione di gonfiore, lieve mal di stomaco e successivamente mi sono sentita per un pò di tempo, debole, intontita e con un leggero mal di testa. È normale?

RISPOSTA DELL'ESPERTO

Risponde: Samanta Mazzocchi, Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva

Il breath test all’idrogeno con substrato di glucosio è un’indagine utilizzata per diagnosticare la sovracrescita batterica dell’intestino tenue. Il glucosio una volta ingerito viene normalmente assorbito dall'intestino tenue e quindi non viene fermentato danto valori di idrogeno molto bassi. Se nell’intestino tenue sono presenti batteri, ci sarà una fermentazione del glucosio con produzione di idrogeno: quindi l'aumento dell'escrezione dell'idrogeno stesso può darci, in modo indiretto, un segno di malassorbimento. Per essere indicativo, e quindi postivo, il test deve dare valori di 20 ppm di idrogeno oltre il valore basale riscontrato a digiuno. È normale che il carico di glucosio assunto a digiuno dia disturbi.

Samanta Mazzocchi
Specialista in Gastroenterologia ed endoscopia digestiva
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 2002 presso l’Università degli Studi di Pavia. Ha operato come studente interna e poi come specializzanda presso l’Istituto di Medicina Interna del Policlinico IRCCS San Matteo di Pavia, dove nel 2008 ha conseguito il diploma di Specializzazione in "Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva".
Dal 2009 presta servizio presso l’U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’IRCCS Policlinico di San Donato Milanese. Dal 2013 opera come dirigente medico presso l’UO di Medicina dell’Ospedale di Castel San Giovanni, Azienda Ospedaliere di Piacenza, in qualità di Medico Gastroenterologo, occupandosi sia dell’ambulatorio di gastroenterologia sia di endoscopia digestiva.
Ha partecipato a diversi corsi e congressi di aggiornamento ed è coautrice di pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali.
Nel febbraio 2004 ha partecipato a Bologna al “Corso residenziale di addestramento sulle metodiche di studio della motilità gastro-intestinale”.
Nel maggio 2008 è stata relatrice al Corso “Screening, inquadramento e trattamento delle disfagie neurogene” a Pavia con una relazione sul Ruolo della manometria esofagea.
Nel novembre 2009 è stata relatrice al Corso “Se il freddo fa diventare la mani blu”, a Grumello del Monte (BG) con la relazione “le complicanze gastroenteriche e terapia”.
Nel Marzo 2010 è stata relatrice al Simposio di Chirurgia Colorettale funzionale dal titolo “Le disfunzioni del pavimento pelvico”, presso il Policlinico San Donato Milanese.

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