DOMANDA
È giusto cercare di fare di tutto per tenere il bambino più lontano possibile dalle malattie? Se sì, fino a che età? E quando questo comportamento diventa controproducente per il rafforzamento del sistema immunitario?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Marina Battaglioli, Pediatra e neonatologa
Non è giusto né sano far vivere un bambino sotto una campana di vetro. Le malattie lasciano un'immunità, il nostro sistema immunitario si forma anche ammalandosi. Ovviamente, con buon senso: non porterei appositamente nessuno, né bambino né adulto, a contrarre una malattia, per quanto benigna. È corretto osservare le norme igieniche di lavaggio delle mani e di cura della persona. Però non dobbiamo diventare eccessivamente fobici: il contatto con altri umani comporta sempre il rischio di trasmissione di qualche malattia contagiosa. L'isolamento, però, ha effetti ancora peggiori sul nostro equilibrio. L'eccesso di sterilizzazione degli ambienti domestici non ha un reale beneficio. Una cosa è lavarsi le mani prima di manipolare il cibo, altro è pensare di vivere in una sala operatoria. Non c'è un'età al di sotto della quale non ci si deve ammalare: i più piccini tendono ad ammalarsi di più perchè non hanno ancora gli anticorpi che, ammalandosi, formeranno e li proteggeranno nelle età successive.
Marina Battaglioli
Pediatra e neonatologa
Dirigente medico di 1° livello c/o Patologia Neonatale – Nido P.O. Buzzi.
Laureata in Medicina e Chirurgia a Milano nel 1990, opera fino al 1994 come studente interna prima e poi come specializzanda presso la Clinica De Marchi e la Clinica Mangiagalli dell’Università degli Studi di Milano dove consegue la specializzazione in Pediatria Generale nel 1994 e in Neonatologia nel 1996.
Tra il 1994 e il 1996 è titolare di una borsa di studio per il Trasporto Neonatale d’Emergenza presso il reparto di Patologia Neonatale della Clinica Mangiagalli, dove opera fino al 1998. Tra il 1998 e il 2000 presta la propria opera al Nido dell’Ospedale S.Giuseppe di Milano prima e poi alla Divisione di Pediatria e Patologia Neonatale dell’Ospedale “Valduce” di Como.
Dal 2000 assume l’incarico a tempo indeterminato presso il reparto di Patologia Neonatale e Nido dell’Ospedale Buzzi, attualmente è Dirigente medico di 1° livello.