DOMANDA
Ho 24 anni e ho avuto un bimbo il 28 novembre con un parto naturale di circa 40 minuti: un travaglio non difficoltoso. Ho avuto perdite fino al 20/12 e poi dal 5 fino al 13/01. Mi chiedevo quando potrò riprendere l'attività sessuale. Pensa che dopo 40 giorni sia possibile riprendere una normale attività sessuale?
RISPOSTA DELL'ESPERTO
Risponde: Emilio Arisi, Ginecologo
Il momento in cui la coppia può riprendere l’attività sessuale dopo un parto vaginale è ovviamente correlata a molti fattori. Tra questi il più importante è il desiderio della donna e del partner, che vengono ovviamente condizionati dallo stato di salute della donna, conseguenza di un parto più o meno difficoltoso o complicato. Se non vi sono lesioni e cicatrici da parto che meritano particolari precauzioni, la scelta del momento è del tutto personale. Se vi fossero lesioni conviene ovviamente che le ferite siano consolidate. Va anche aggiunto che se la donna non allatta, ma compaiono mestruazioni è sempre possibile una ovulazione, anche se, di solito, non avviene prima di tre mesi dal parto se la donna allatta e mestrua. Se allatta e non mestrua la possibilità di ovulazione è modesta per molti mesi, ma pur sempre possibile.
Emilio Arisi
Ginecologo
Dal 1993 al 2010 è stato Direttore della U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Regionale “S. Chiara” di Trento dove, dall’inizio del 2002 è stato coordinatore del Dipartimento Materno-Infantile della Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento. Attualmente esercita la sua attività ambulatoriale come libero-professionista a Carpi (Modena) e Trento. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Parma, si è specializzato in Ostetricia e Ginecologia nella stessa Università. Tra il 1969 ed il 1993 ha lavorato in vari ospedali (Carpi MO, Correggio RE, Policlinico Universitario di Modena, Suzzara MN, Guastalla RE). Ha effettuato migliaia di interventi chirurgici, in ambito sia ostetrico sia ginecologico. Negli ultimi anni ha posto principalmente la propria attenzione sulla chirurgia oncologica-ginecologica. Ha al suo attivo circa 500 pubblicazioni, dedicate soprattutto ai problemi della contraccezione, dell’aborto volontario e della oncologia ginecologica, ma anche della gravidanza e della menopausa, inclusi articoli su riviste nazionali e internazionali, relazioni a congressi nazionali e internazionali, e alcuni volumi. È stato Direttore Scientifico della edizione italiana della rivista specialistica “Current Obstetrics & Gynecology” dal 1992 al dicembre 2006. Per molti anni è stato Presidente nazionale dell’UICEMP (www.uicemp.org), una associazione di consultori privati (CEMP), che è federata alla IPPF (International Planned Parenthood Federation) (www.ippf.org), la più grande organizzazione non governativa mondiale dedicata ai problemi della salute riproduttiva. Per molti anni è stato nel Consiglio mondiale e in quello europeo della IPPF. È membro del Consiglio nazionale dell’AOGOI (Associazione Ginecologi Ospedalieri Italiani), di cui è segretario regionale per il Trentino-Alto Adige. È stato per il triennio 2005-2007 consigliere nel Direttivo nazionale della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) ed è stato eletto tesoriere della SIGO per il triennio 2008-2010. È Presidente della SMIC (Società Medica Italiana per la Contraccezione), che è stata fondata nel luglio 2006. È Direttore scientifico della rivista “Contraccezione Sessualità Salute Riproduttiva”, organo ufficiale della SMIC. È membro di varie organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali. Per il periodo 2012-2016 è stato eletto nel Board of Directors della ESC (European Society of Contraception). Nel giugno 2012 è socio fondatore dell’ECEC (European Consortium for Emergency Contraception), ed è nominato nel ECEC Board.